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Da Il Manifesto del 24 luglio 2008

Soldati in strada, immigrati nel mirino. La sicurezza del Pdl

Rinvio di 18 mesi dei processi «meno gravi»; elenco dei procedimenti penali che dovranno essere trattati prima degli altri; uso dell’esercito per garantire la sicurezza nelle strade; estensione dell’articolo 416-bis anche per le mafie straniere; aggravante della clandestinità. Sono queste le novità principali del decreto sicurezza che ieri il Senato, con 161 voti a favore e 120 contrar e 8 astenuti, ha covertito in legge. Soddisfatto Maroni: «Mi auguro – ha detto il ministro degli Interni – che adesso il parlamento approvi il disegno di legge che prevede, tra l’altro, il reato di immigrazione clandestina». Ecco le principali novità del testo.

Corsia preferenziale processi – Ogni ufficio giudiziario dovrà stilare un elenco dei processi che avranno corsia preferenziale nella formazione dei ruoli di udienza. I processi che hanno la precedenza – Passano in secondo piano tutti i processi che sono stati colpiti dall’indulto, che riguardano cioè reati commessi fino al 2 maggio 2006. Mentre dovranno essere celebrati subito i processi che prevedono il rito per direttissima, quelli con imputati detenuti e quelli che riguardano reati più gravi come mafia e terrorismo, incidenti sul lavoro, circolazione stradale, immigrazione clandestina. E quelli che hanno una pena superiore ai 4 anni. Rinvio e prescrizione – Il rinvio non potrà superare i 18 mesi e sospende i termini di prescrizione. Immigrazione clandestina – Tra i processi prioritari rientrano anche quelli per i reati relativi all’ingresso illegale in Italia. Patteggiamento allargato – Per i processi colpiti da indulto si potrà ricorrere al patteggiamento, sempre che siano ancora in primo grado, e anche se sono scaduti i termini. Uso esercito – Il ministro dell’Interno, di concerto con quello della Difesa e sentito il premier, potrà ricorrere all’uso delle forze armate fino a 3.000 unità e per non più di sei mesi ogni volta che individuerà delle emergenze. Pene più severe se identità è falsa – Inasprite le pene per chi dichiara una falsa identità a un pubblico ufficiale: reclusione da uno a 6 anni (il massimo era 3 anni).
Cambia 416-bis, condanne più dure e si apre a stranieri – Aumentano di due anni le pene per l’ associazione mafiosa e si estende il reato anche alle organizzazioni straniere. Precedenza per infortuni sul lavoro – Nella formazione dei ruoli d’udienza i tribunali dovranno dare «priorità assoluta» ai reati commessi in violazione delle norme di prevenzione degli infortuni sul lavoro. Carcere per chi affitta a clandestini – Reclusione da sei mesi a tre anni per chi dà alloggio, «al fine di trarne ingiusto profitto», a immigrati clandestini. Prevista anche la confisca della casa. Stretta contro ubriachi al volante – Modifiche al codice penale con la previsione di una pena da 3 a 10 anni per l’automobilista ubriaco o drogato che causa incidenti mortali, con revoca della patente. Prevista anche la confisca dell’auto. L’aggravante clandestinità – Pene aggravate di un terzo se a compiere reato è un clandestino. Ergastolo per chi uccide pubblico ufficiale – Introdotta l’aggravante che comporta l’ergastolo nel caso di omicidio di un ufficiale di pubblica sicurezza o di polizia giudiziaria.