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da El Pais del 25 luglio 2006

Spagna – Il problema dei migranti

Il ministro degli Interni, Alfredo Pérez Rubalcaba, ha annunciato ieri sanzioni molto dure per i poliziotti implicati nel presunto caso di abuso sessuale nel Centro di Internamento per Stranieri di Malaga, se vengono confermati i fatti.

“Se vengono confermate alcune cose che stanno venendo alla luce, quello che è accaduto è un atto molto grave che meriterà ed esigerà una sanzione molto dura”, ha detto il ministro a Santiago de Compostela.
La Direzione Generale della Polizia ha sospeso dall’incarico e dal compenso economico i tre agenti
arrestati su ordine di un giudice di Malaga che li imputa per un presunto delitto di abuso sessuale, attentato contro la integrità morale e omissione del dovere di impedire il delitto. Gli altri quattro poliziotti sono imputati nel caso per non aver impedito gli abusi, che sono stati commessi durante il turno notturno in feste organizzate dalla polizia con cibo ed alcool con alcune detenute.
Gli avvocati dei tre agenti hanno chiesto ieri un trasferimento a Sevilla, dove esiste una procedura speciale per i membri delle forze dell’ordine.
L’Associazione Andalucia di Accoglienza si è fatta carico come parte civile in questo caso.

L’avvocato del popolo andaluso, José Chamizo, ha chiesto ieri la chiusura dei centri di internamento per stranieri dal momento che il suo funzionamento “lascia molto a desiderare” inoltre ha chiesto un sistema diverso, non carcerario, per custodire i migranti in attesa di essere rimpatriati.
La Subdelegazione del Governo di Malaga ha riconosciuto alle quattro immigrate che hanno sporto denuncia dei fatti, alle quali il giudice le ha riconosciute come testimoni chiave, potranno essere messe in libertà nel momento in cui alla fine del processo saranno esauriti i 40 giorni, tempo massimo che la legge permette di permanenza nel CIE.