Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

Spagna – Politiche per l’immigrazione del Governo Zapatero

Intervista a Hibai, promotore della Seconda Carovana per la libertà di movimento a Barcellona

Cosa è stato necessario dimostrare affinchè si potesse essere regolarizzati?
Hibai, avvocato di Barcellona che da anni si occupa di immigrazione, ci racconta ed elenca i requisiti utili per la regolarizzazione.

[ Ascolta ] l’intervista a Hibai sulla situazione in Spagna

Obiettivo del governo Zapatero era regolarizzare una grande percentuale di lavoratori impiegati nel mercato nero del lavoro.
Così Zapatero ha dato dimostrazione a tutti i governi europei di essere sensibile e di voler trovare una soluzione al problema dell’immigrazione e combattere il lavoro nero attraverso questa importante regolarizzazione.
Nonostante il governo spagnolo abbia messo in atto questa grande sanatoria, sono ancora 1.200.000 le persone che aspettano di essere regolarizzate e che da anni contribuiscono ad arricchire il paese attraverso il loro lavoro, rigorosamente in nero.

Ma in cosa consistono questi permessi di soggiorno, perché queste persone, associazioni di migranti, ong, continuano a protestare nonostante questa grande regolarizzazione?
I permessi concessi, ci racconta Hibai, obbligano il lavoratore migrante a lavorare nel settore economico assegnato con il contratto e nella provincia dove è stato concesso il permesso; questo comporta un restringimento della mobilità e obbliga gli immigrati ad accettare le peggiori condizioni di lavoro.

E’ la dimostrazione di un vero e proprio accesso precario ad una cittadinanza parziale che dipende esclusivamente dalle relazioni di lavoro e questo non fa altro che aprire la porta a tutti i tipi di abusi da parte del datore di lavoro.

Nell’intervista, Hibai ci presenta la carovana che si terrà i giorni 23, 24 e 25 giugno a Barcellona ed i motivi che hanno spinto centri sociali, collettivi, associazioni, ong, ad organizzarla.

[Ascolta ]
la presentazione della carovana