Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

Spagna – Regularización sin condiciones!

tratto dal sito http://acp.sindominio.net/

L’entrata in vigore del nuovo regolamento sull’immigrazione, in cui si stabiliscono le regole per cui, una parte degli immigrati “sin papeles” che vivono oggi in Spagna, potrebbero ottenere la regolarizzazione, mette nel centro del dibattito pubblico le politiche migratorie e gli effetti vessatori sulla vita degli immigrati in particolare e in generale sulla convivenza nelle nostre città.

Davanti alle conseguenze devastanti della politica sull’immigrazione del PP (Partito Popolare), che ha stroncato drasticamente le possibilità di ottenere la regolarizzazione una volta che gli immigrati si trovavano già sul suolo spagnolo e ha obbligato migliaia d’immigrati a vivere in modo clandestino, esposti alle peggiori condizioni di sfruttamento e all’usura delle mafie, l’attuale regolarizzazione è veramente insoddisfacente: oltre a subordinare la possibilità di ottenere il permesso di soggiorno al contratto di lavoro (il quale rappresenta un inaccettabile ricatto che obbliga agli immigrati ad accettare qualsiasi condizione di lavoro), esclude i lavoratori autonomi, permette di dimostrare il tempo di permanenza in Spagna solo attraverso il censimento e riconosce la regolarizzazione solo ai parenti stretti degli immigrati salariati.

Così, rimangono fuori dal processo di regolarizzazione tantissimi immigrati che da tanto tempo, vivono, lavorano e pagano le tasse in Spagna. Le donne, recluse a settori del mercato di lavoro più di altri sottomessi alla “desregulación” e all’invisibilità (lavoro domestico e di cura, lavoro sessuale,… ) subiranno le conseguenze più gravi dalle carenze di questo processo.

L'”Asamblea por la Regularizaciòn sin Condiciones” di Barcellona, da un anno lotta contro le ingiustizie prodotte dalla Legge sull’immigrazione e affermando il diritto alla libera circolazione delle persone (abbandonare condizioni di vita oppressiva e a cercare territori migliori per l’esistenza: ricordiamo l’occupazione dei “sin papeles” nella Cattedrale di Barcellona nel giugno scorso e i fatti del CPT La Verneda), ha lanciato come risposta a tutto questo la convocazione delle Giornate di lotta nazionale per i diritti degli immigrati e contro la legge sull’immigrazione nei giorni 22 e 23 di gennaio.

Vari collettivi di immigrati e diversi gruppi critici che si oppongono alla politica sulle frontiere la seguiranno e, in questi momento, si sono convocate mobilitazioni a Barcellona, Valencia, Extremadura, Murcia e Almeria, dove si aggiungeranno le persone d’Andalusia. Anche a Madrid è stata convocata la mobilitazione per il giorno 22.

Una cosa è certa: la possibilità di un presente diverso dipende principalmente della forza delle mobilizzazioni dei “sin papeles” e anche di tutte le persone con la volontà di disobbidire la pazzesca politica sulle frontiere e le sue barbarie.
Ci viene voglia di dire: immigrati non lasciateci da soli con gli spagnoli!!!

[ Quesevayantodos.net
| IndyEstrecho ]

Vedi anche lo speciale sul nuovo regolamento:
Spagna/Integrati nella precarietà da Diagonal Numero 0 di novembre-dicembre 2004