Mercoledì 28 maggio il ministro degli Interni spagnolo, Rubacalba, ha annunciato, sulla scia della discussione relativa alla direttiva europea sui rimpatri, la modifica della legge sull’immigrazione, con l’obbiettivo di prolungare da 40 a 60 giorni il limite massimo di detenzione nei centri di permanenza temporanea spagnoli. Ma pochi sanno cosa effettivamente accada dietro le mura dei 10 centri di detenzione presenti sul territorio spagnolo. Negli ultimi anni, solo alcuni parlamentari europei hanno avuto l’autorizzazione d’ingresso, nessun deputato nazionale né le associazioni che da lungo tempo si battono perché sia fatta luce sulle carceri dei migranti, hanno potuto varcare la porta.
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