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da Il Corriere Romagna del 10 gennaio 2005

Spiaggia occupata contro gli abusivi

CATTOLICA – Spiaggia occupata contro l’abusivismo commerciale.Gli operatori economici chiedono di sottrarre spazio ai vu’ cumprà con eventi e iniziative che animino l’arenile. Una sorta di occupazione pacifica e legale della battigia, che vuole prevenire più che reprimere la creazione di mercatini abusivi durante l’estate.L’idea è stata suggerita all’Amministrazione dai commercianti, che si dicono pronti a contribuire economicamente al progetto. “Accettiamo la loro proposta – spiega il vice sindaco Massimo Gottifredi – e cerchiamo il coinvolgimento di altre categorie economiche, ad esempio, i bagnini. L’idea è quella di eventi itineranti che qualifichino la nostra offerta turistica e che nel contempo impediscano agli abusivi di installarsi sulla spiaggia. Pensiamo ad animazione musicale per grandi e bambini, a giochi da spiaggia e lezioni di ginnastica. Più o meno quello che viene già fatto, ma potenziato e reso itinerante”.Un no secco, al contrario, investe i buttafuori da spiaggia.

“Qualche bagnino – continua il vice sindaco – l’anno scorso ha assunto vigilantes privati, ma la loro efficacia è discutibile: non hanno gli stessi poteri delle forze dell’ordine e non possono sgomberare la battigia. I buttafuori da spiaggia non sono certo una soluzione e invito gli operatori a non assumerli. Le risposte vanno cercate altrove”. Oltre che nell’occupazione legale della spiaggia, nel potenziamento delle forze di vigilanza: a partire da maggio l’arenile sarà battuto dai pattuglioni interforze e soprattutto dai nostri vigili urbani. E’ già cominciata, al contrario, l’azione di intelligence delle forze dell’ordine volta a scovare chi si arricchisce sulle spalle dei vu’ cumprà, affittando case a prezzi esorbitanti e vendendo loro la merce che poi portano in spiaggia.Infine, per fare passare il messaggio che la lotta contro l’abusivismo non è contro l’immigrazione, Gottifredi s’impegna a portare avanti una politica d’integrazione culturale, di dialogo, di rispetto e riconoscimento delle diverse identità.

di Stefania Parmeggiani