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TAR Lazio Sentenza 16 ottobre 2014 – 2 febbraio 2015 n.1840

TAR per il Lazio, sentenza n.1840 del 2 febbraio 2015

Il provvedimento di rigetto di richiesta della cittadinanza italiana veniva motivato con riferimento al rapporto informativo della Questura di Pordenone, dal quale emergeva che il figlio convivente dell’istante ha due precedenti penali per i reati di cui agli artt. 624 c.p. e 73 DPE n. 309/90.
Il TAR respinge il ricorso “La natura altamente discrezionale del provvedimento di concessione della cittadinanza italiana per naturalizzazione, infatti, fa sì che possano essere presi in considerazione dalla amministrazione per le sue determinazioni tutti gli aspetti, riguardanti l’istante, che possano essere indicativi della sua effettiva e piena integrazione la violazione di legge e l’eccesso di potere sotto vari profili, sottolineando l’irragionevolezza e la contrarietà alla lettera della l. 91/1992 di un diniego motivato con riferimento a comportamenti non dell’istante ma di un suo congiunto“.

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TAR per il Lazio, sentenza n.1840 del 2 febbraio 2015