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Tassa sui permessi – I Ministeri Cancellieri e Riccardi: ripensiamoci

Dopo la pubblicazione del decreto i ministeri agli interni ed all'integrazione vogliono rivedere il provvedimento

I ministri Cancellieri e Riccardi “hanno deciso di avviare un’approfondita riflessione e attenta valutazione sul contributo per il rilascio e il rinnovo dei permessi di soggiorno degli immigrati regolarmente presenti in Italia, previsto da un decreto del 6 ottobre 2011 che entrerà in vigore a fine gennaio”, spiega una nota del Viminale, che poi aggiunge, “in un momento di crisi che colpisce non solo gli italiani, ma anche i lavoratori stranieri presenti nel nostro Paese, c’è da verificare se la sua applicazione possa essere modulata rispetto al reddito del lavoratore straniero e alla composizione del suo nucleo familiare”.

Si fa avanti quindi l’ipotesi di una rivisitazione del decreto del 6 ottobre con cui è stata data attuazione alla norma contenuta all’articolo 5, comma 2 ter del TU introdotta con il pacchetto sicurezza.

I ministeri non sembrano intenzionati a cancellare la nuova tassa ma piuttosto a rivederne gli importi basandoli sul reddito e sulla composizione del nucleo familiare.

Ricordiamo però che ai cittadini stranieri che propongono una istanza id rilascio o rinnovo del permesso o della carta di soggiorno viene già chiesto un contributo di 72 euro (bollo, stampa permesso, raccomandata) e che la nuova tassa andrebbe incomprensibilmente ad aggiungersi a questi costi già previsti da anni.

C’è poi una particolarità. E se gli stranieri non pagassero? Non ci sarebbe la terrificante cartella esattoriale ad attenderli. Senza soldi e quindi senza la possibilità di rinnovare, la sanzione per i cittadini stranieri sarebbe la reclusione in un centro di espulsione o l’espulsione verso il paese d’origine.
Se non è discriminazione questa….