Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

Tavola rotonda – Gli interventi delle amministrazioni

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La seconda parte del convegno si è aperta con un’introduzione dell’Assessore alle Politiche sociali Giuseppe Caccia. Un confronto tra i sindaci di alcune città che si sono posti il problema di questa trasformazione, del riconoscimento quindi dei diritti di cittadinanza dal punto di vista dei diritti civili e politici a partire dalle realtà territoriali.
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Il primo intervento è stato di Stephan Peu, vicesindaco di Saint Denis, la città promotrice della Carta europea dei diritti dell’uomo nella città. Il vicesindaco è intervenuto sull’iniziativa di promozione della Carta dei diritti e sulla questione delle iniziative che le municipalità possono intraprendere sulla specifica questione del diritto di voto per i cittadini stranieri.
Saint Denis è una città con una composizione popolare, operaia che da più di un secolo convive con una popolazione a forte presenza straniera.
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Il sindaco di Ancona e presidente della Consulta ANCI per l’immigrazione, Fabio Sturani, ha presentato alcuni dati della ricerca realizzata dall’ANCI in collaborazione con l’Università di Roma La Sapienza, su 250 comuni nei mesi tra febbraio e aprile 2003. L’indagine ha messo in evidenza come il 53% dei sindaci intervistati sia favorevole al voto agli immigrati. Il 23% si è detto invece contrario e il 24% non si è espresso. Il dato politico vero è che c’è una spinta reale al cambiamneto che viene dal basso che i sindaci avvertono.
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Il sindaco di Venezia Paolo Costa è stato uno degli europarlamentari che ha votato il comma 33 della risoluzione del Parlamento europeo favorevole al diritto di voto agli immigrati – a livello locale ed europeo del 15 gennaio scorso. In questo contesto drammatico è importante poter far espriemere attraverso tutte le forme. Non ci sarà una società europea nei prossimi anni se non ci saranno diritti pieni, anche di voto attivo e passivo.
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Il sindaco di Delia (CL) Gioacchino Di Maria ha posto il problema che dopo la circolare del Ministero degli Interni la questione si sposta ad un altro livello e assume un ruolo più importante perchè investe il livello di potestà che hanno le amministrazioni locali.
Il 13 ottobre scorso in giunta è stata approvata la modifica dello Statuto per il voto agli immigrati residenti da almeno tre anni nel comune.
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Massimiliano Morettini, delegato del Sindaco di Genova, ha esposto il percorso intrapreso dall’amministrazione genovese. La mozione è stata approvata alcuni mesi fa. Non c’è stato un percorso di giunta ma la discussione è stata rimandata in commissione che deve discutere le modifiche. Fra poco meno di una settimana la Commissione andrà a discutere le modifiche del testo.
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Fabio Sturani, sindaco di Ancona, interviene sottolineando che non esiste un modello unico per tutta Italia però deve essere chiaro qual’è l’indirizzo verso il quale si procede, in una fase particolare come quella pre-elettorale.
A conclusione di questo convegno il sindaco sollecita una mozione di indirizzo da presentare nei propri comuni per richiedere al Parlamento e ai rispettivi consigli comunali di poter essere presenti su questo tema e poter dare delle risposte.
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Le conclusioni dell’Assessore alle Politiche sociali del Comune di Venezia.
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