Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

dal Manifesto del 1 luglio 2003

Tensione nei cpt a Torino e Milano

E’ tornata la calma ieri nel cpt di corso Brunelleschi, a Torino, dopo le due rivolte scoppiate domenica. La struttura ospita un’ottantina di persone, una settantina delle quali giunte da Lampedusa dove erano sbarcate una settimana fa. Le due rivolte, una nella notte e l’altra nel pomeriggio, sono state provocate da spinte contrastanti: da un lato il sovraffollamento per l’arrivo di nuovi «ospiti», dall’altro la protesta degli immigrati contro il rimpatrio forzato imminente di un gruppo di loro.

Le forze dell’ordine sono intervenute senza mezze misure, con violenti pestaggi: come risultato, due persone sono rimaste ferite e il centro è stato danneggiato in più parti con vetri rotti e materassi incendiati. Tensione anche nel cpt di via Corelli a Milano, dove un folto gruppo di immigrati pakistani, trasferiti lì dal troppo affollato centro di Bari-Palese, sono entrati in sciopero della fame per protestare contro il rifiuto della loro domanda d’asilo e l’imminente rimpatrio. Intanto altri 14 migranti tunisini, tra cui un minorenne, sono stati fermati ieri dai carabinieri dopo esser sbarcati all’alba sull’isola di Favignana (Trapani).

I migranti hanno effettuato la traversata del Canale di Sicilia su una barchetta in vetroresina di soli sei metri di lunghezza. Tutto il gruppo è stato portato in caserma per gli interrogatori: secondo i carabinieri, tra i fermati c’è anche chi ha guidato la barca, come ormai avviene normalmente per gli sbarchi in provenienza dal NordAfrica: gli organizzatori affidano la guida dei gommoni o delle bagnarole (sempre «a perdere») a uno o due degli stessi migranti.