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Tensione nel Cie di Bari, fermati due migranti

Protesta contro l'allungamento dei tempi di trattenimento. Danni per migliaia di euro

Dopo Miliano, Lamezia Terme, Torino e Gorizia, anche nel Cie (Centro d’identificazione ed espulsione) di Bari si sono registrate rivolte da parte dei migranti contro la nuova legge sulla sicurezza che allunga i termini di permanenza nelle strutture da 60 a 180 giorni.
Ieri, due persone sono stati fermate dalla polizia con l’accusa di devastazione e saccheggio all’interno del Cie di Bari-Palese tra il 15 e il 16 agosto. Ad essere stati bloccati sono un 25enne tunisino e un 30enne marocchino, identificati mediante le riprese delle telecamere a circuito chiuso posizionate all’interno della struttura.

Si contano danni alle suppellettili per migliaia di euro. A tutto ciò si aggiunge che un gruppo di 50 persone hanno cercato di evadere dalla struttura provocando ancora più tensione tra gli ospiti del Cie.
Pare che ad inasprire il clima di tensione sia stata la presenza di migranti che, nei giorni scorsi, hanno devastato alcune strutture di accoglienza nel nord d’Italia e, subito dopo, sono stati trasferiti nel Cie di Bari e Brindisi.

Secondo la Questura, la rivolta sarebbe la conseguenza del disappunto generale tra gli immigrati dopo che alcuni giorni fa fu notificato a 15 extracomunitari un decreto di prolungamento del trattenimento da due a sei mesi.

Fonte: www.barilive.it