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dal Corriere della Sera del 3 giugno 2006

Texas, migliaia di webcam anti-immigrati, navigatori Internet arruolati come «spioni»

Il pattugliamento informatico affidato al popolo della rete

Le telecamere serviranno per controllare 1.600 chilometri di frontiera con il Messico. Numero verde per avvisare la polizia

Austin (Texas) – La frontiera con il Messico è troppo estesa e tenerla sotto controllo con le tradizionali pattuglie di polizia risulta dispendioso e complicato. Così le autorità del Texas hanno pensato bene di ricorrere alla tecnologia e di installare web cam per controllare l’intera border line che separa i due stati. Non solo: hanno pensato bene di arruolare l’intera popolazione statunitense, e volendo anche mondiale, per il ruolo di controllore.
Controlli via internet – Saranno infatti i navigatori del web a tenere monitorata, dallo schermo del prprio pc, la frontiera tra Messico e Usa e a telefonare alla polizia qualora si accorgano di qualunque segnale di attraversamento illegale. L’iniziativa è stata annunciata giovedì dal governatore del Texas, Rick Perry, intervenuto ad un meeting di funzionari di polizia. «Una frontiera più sicura è quello che gli americano vogliono – ha detto – ed è quello che richiede anche l’esigenza di sicurezza del Paese. Il Texas si appresa a fare esattamente questo».
Il numero verde – Le web cam costeranno circa 5 milioni di dollari e saranno disposte lungo una linea di circa 1.600 chilometri. I navigatori di Internet che potranno curiosare dalla rete tra le immagini diramate dalle telecamere avranno anche la possibilità di rendersi utili e di contattare le autorità per segnalare i movimenti anomali che dovessero essere riscontrati. Per agevolare questa opera di delazione è stato istituito un apposito numero verde gratuito.
Soldati in California – Il governatore Perry, un repubblicano che a novembre sarà nuovamente in corsa per la rielezione, cerca dunque di non essere da meno rispetto ai suoi omologhi degli altri Stati di frontiera. Tra questi l’ex attore Arnold Shwarzenegger, che in California ha accettato, dopo le iniziali peprlessità, la proposta di Bush di far presidiare il confine ai soldati della Guardia Nazionale.
Sempre in California gruppi di cittadini volontari si sono organizzati per presidiare in proprio le frontiere: lungo un tratto del confine, su una proprietà privata, hanno anche avviato la costruzione di una barriera protettiva, giustificandosi dicendo: «Facciamo quello che lo Stato non fa».