Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

Torino, false assunzioni immigrati: 11 arresti

Coinvolti, nell'inchiesta della Squadra Mobile, anche due dipendenti della Prefettura, un poliziotto e un vigile urbano

Due dipendenti della Prefettura, un poliziotto e un vigile urbano. Ci sono anche loro fra le persone coinvolte nell’inchiesta della Squadra Mobile di Torino e della sezione di polizia della pg della Procura su un giro di falsa documentazione per assunzioni di extracomunitari una cui prima trance si e’ conclusa questa mattina con l’esecuzione di 11 misure di custodia cautelare, di cui 9 in carcere e 2 agli arresti domiciliari, e con 14 indagati.

L’indagine, coordinata dal pm Sandro Ausiello, era iniziata circa un anno fa da una precedente inchiesta nella quale era emersi contatti fra cittadini cinesi e personale dello sportello unico per l’immigrazione della Prefettura torinese. In particolare le indagini riguardano, in questa prima trance circa 200 nullaosta al lavoro basati su documentazione fittizia. Un filone di indagine ruota intorno ai titolari di uno studio di consulenza del lavoro che avrebbero fornito falsa documentazione e finti datori di lavoro, spesso compiacenti ma in molti casi ignari, a immigrati pachistani e bengalesi.

Il secondo filone d’inchiesta riguarda invece un centinaio di assunzioni fittizie di cittadini cinesi, attivita’ gestita da due coniugi che reclutavano connazionali nel loro Paese d’origine. Gli immigrati cinesi, secondo le accuse, pagavano dai 7 ai 15mila euro per venire in Italia dove la coppia forniva loro false documentazioni di assunzione.

Questo, secondo quanto sarebbe emerso dalle indagini, con la complicita’ di una responsabile del settore lavoro dello sportello unico dell’immigrazione della Prefettura che avrebbe ricevuto in cambio della sua collaborazione regali o piccole somme di denaro. Anche un altro impiegato dello sportello unico sarebbe stato coinvolto nell’attivita’ dei due cinesi ai quali avrebbe fornito nominativi di datori di lavoro compiacenti fra cui un vigile urbano che e’ quindi stato indagato.

Anche un ufficiale di polizia in servizio allo sportello unico ha ricevuto un invito a comparire per essere sentito dal gip dal momento che nei suoi confronti e’ stata chiesta una misura interdittiva. Secondo le accuse avrebbe favorito la coppia cinese per accelerare la trattazione di alcune pratiche. Le indagini, che proseguono ora su una seconda trance di altri nullaosta al lavoro che sono sotto esame, e’ stata possibile anche grazie alla collaborazione della Prefettura torinese.