La Toscana dimostra di essere una regione all’avanguardia in materia di immigrazione. Infatti, la Giunta Regionale qualche mese fa ha approvato la proposta di legge “Norme per l’accoglienza, l’integrazione partecipe e la tutela dei cittadini stranieri in Toscana” che in questi giorni è arrivata nell’Aula del Consiglio Toscano, e che punta alla costruzione di un modello civile di convivenza, aiutando gli immigrati ad uscire dalla clandestinità Attenzione particolare viene riservata a tutte quelle azioni volte a facilitare le relazioni tra cittadino straniero e servizi del territorio.
Riconoscimento dei titoli professionali: le competenze acquisite nel Paese di origine potranno esser e valorizzate in base a specifici
accordi.
Interventi sociali urgenti e indifferibili: garantire a tutti un tetto e un pasto caldo, estendendo questo intervento anche ai cittadini stranieri privi di permesso di soggiorno, nelle situazioni di particolare gravità.
Accesso degli extracomunitari irregolari al servizio sanitario: tutte le “persone dimoranti” nel territorio regionale, “anche se prive
di titolo di soggiorno”, possono fruire degli “interventi socioassistenziali urgenti e indifferibili, necessari per garantire il rispetto dei diritti fondamentali riconosciuti ad ogni persona in base alla Costituzione ed alle norme internazionali”.
Diritto di voto: promuovere la partecipazione alla vita pubblica dei cittadini stranieri residenti estendendo il diritto di voto. Previsto un più omogeneo funzionamento delle Consulte e dei Consigli degli stranieri presenti in molti Comuni.
Insegnamento della lingua italiana: aspetto che assume un rilievo essenziale proprio per permettere al cittadino straniero di integrarsi all’interno della comunità.
Attenzione particolare ai soggetti “deboli”: richiedenti asilo e rifugiati, minori e donne in stato di gravidanza, vittime di tratta e sfruttamento, detenuti.
Sostegno e rafforzamento della rete regionale di sportelli informativi: loro compito è aiutare il cittadino straniero nel suo percorso
di stabilizzazione semplificando i rapporti con la P.A..
Prevenzione delle mutilazioni genitali femminili.
Accesso al servizio civile regionale: è prevista la promozione di campagne informative per favorire l’accesso da parte di giovani stranieri di “seconda generazione” alla vita sociale e politica della comunità.