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Tracce del flusso migratorio al confine turco-bulgaro

Bordermonitoring Bulgaria, 21 ottobre 2017

Venerdì 20 ottobre 2017, il Ministro della Difesa della Bulgaria Krassimir Karakachanov ha dichiarato che sono state usate delle scale per scavalcare la recinzione del confine turco-bulgaro.

Lo stesso giorno, a BG news, il Ministro ha dichiarato che la recinzione è al 100% completa e sta per essere “potenziata con un numero importante di sensori e telecamere”.

Giorni prima, nei media bulgari stavano circolando delle foto che mostravano un grande buco sotto la recinzione, il fatto ha scatenato una lunga discussione nel Parlamento bulgaro e la richiesta di dimissioni del deputato Primo Ministro Valeri Simenov da parte del Partito Socialista Bulgaro (BSP).

Nel 2016, il Parlamento bulgaro ha votato per la presenza dell’esercito al confine bulgaro, ma da allora le forze militari sono state impiegate solo parzialmente.

Da settimane il flusso migratorio al confine turco-bulgaro sta crescendo di nuovo.

Nell’agosto 2017, l’UNHCR è uscita con un report nel quale ha aggiornato i numeri delle intercettazioni sia al confine turco-greco sia a quello turco-bulgaro nel periodo da gennaio ad agosto 2017, indicando un numero di 17.067 persone.

Solo nell’agosto del 2017, 464 persone sono state intercettate sul confine turco-bulgaro dalle forze di terra turche. Nel settembre e nell’ottobre 2017 le autorità hanno riferito di diversi tentativi di attraversare il confine bulgaro, che sono stati segnalati ampiamente dai media turchi.

Nell’ultimo rapporto pubblicato dal Ministro dell’Interno nel settembre 2017, invece, le autorità bulgare hanno invece dichiarato l’intercettazione di 586 persone.