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Trapani, fuga dal CPT

Comunicato stampa del Coordinamento per la Pace – Trapani

Mercoledi 26 luglio una rivolta nel Centro di Permanenza Temporanea “Serraino Vulpitta” di Trapani ha portato alla fuga di più di venti immigrati che erano reclusi nella struttura detentiva.

Nella scarsezza di informazioni sapientemente blindate dalla Questura e dalla Prefettura abbiamo appreso che due immigrati si sono feriti durante il tentativo di fuga e che ora sono ricoverati in ospedale. A loro, e a tutti gli altri, la nostra piena solidarietà.

In questa estate funestata da sbarchi drammatici e ritrovamenti di cadaveri nel canale di Sicilia, anche da Trapani si leva alta la voce della protesta e la rivolta del “Vulpitta” è solo l’ennesimo episodio di una lunga serie di fughe di massa che hanno interessato i CPT di tutta Italia negli ultimi mesi.

Si tratta della risposta più convincente da parte dei diretti interessati – gli immigrati – che sono diventati oggi merce di scambio nella dialettica politica del nuovo governo che da un lato riapre le quote per la regolarizzazione dei lavoratori immigrati, mentre dall’altro promette l’aumento dei CPT e non certo la loro chiusura. In particolare, quanto accaduto a Trapani è uno schiaffo morale di non poco conto per la locale classe politica che si trastulla nella creazione di una città-luna park dalle strade videosorvegliate buona solo per organizzare eventi turistici e mondani (mentre le periferie sono abbandonate nel più assoluto degrado) e che occulta volutamente il fatto che a Trapani c’è un campo di internamento dal quale le persone tentano di fuggire ad ogni costo.

Coordinamento per la Pace – Trapani

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