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Treviso, ex Caserma Serena. I richiedenti asilo in protesta per i tempi d’attesa per la Commissione e le condizioni dell’accoglienza

La lettera recapitata al direttore del campo Gian Lorenzo

Signor Gian Lorenzo un anno fa ci hai convocato in mensa dicendoci che avremmo dovuto pregare affinché la Commissione venisse a Treviso. Noi eravamo molto contenti e tu lo stesso giorno ci hai promesso che quotidianamente 20 persone sarebbero state ricevute dalla Commissione, ci hai anche promesso che queste commissioni non avrebbero impiegato più di sei otto mesi.
Cosa ne è stato di queste promesse che ci hai fatto?
Signore, qualche immigrato sta qui nella caserma Serena da più di un anno e sei mesi senza essere andato in commissione.
Signore, cosa sta davvero succedendo rispetto ai nostri documenti?
Ci hai detto durante l’ultimo incontro che non ci sono guerre nei nostri paesi e che quindi le commissioni si attivano soltanto in caso di conflitti.
Questo non è quello che ci hai promesso.

Domande

Noi richiedenti asilo della Caserma Serena stiamo soffrendo, stiamo passando molte difficoltà in questo luogo. Perché siamo trattati come animali?
Nel corso dell’ultimo incontro ci hai detto che tu ci hai salvato dal mare, ci hai anche detto che stiamo sprecando il tuo denaro. Signor Gian Lorenzo sei tu in persona che stai investendo le tue finanze o è l’Unione Europea?
Noi siamo discriminati e trattati come animali e prigionieri, quali sono i nostri diritti all’interno della caserma, non dovrebbero esserci i diritti umani?
Tutte le promesse che ci hai fatto non sono state rispettate perché?
Perché siamo trattati come animali e le nostre stanze sono come celle di prigione?
Il modo in cui le nostre sorelle africane sono trattate all’interno della caserma è molto brutto.
Perché le nostre sorelle sono trattate così?
Perché non vengono portate in ospedale per dei controlli medici e perché i medici interni al campo fanno le prescrizioni, ma non forniscono i medicinali alle persone ammalate?
Non è forse l’Unione Europea che gestisce le finanze per l’accoglienza?
Perché gli operatori che lavorano in caserma assieme a polizia e carabinieri ci intimidiscono?
Perché qui all’interno della caserma ci vuole tanto tempo per andare in Commissione?
Perché ci sono persone che da oltre un anno e mezzo aspettano senza risposta?
E’ possibile per un essere umano mangiare per un anno e mezzo solo pasta e riso in bianco senza avere delle conseguenze sulla salute?

Gian Lorenzo siamo stanchi di ascoltare promesse vuote se a queste domande non verrà data risposta in 24 ore noi migranti della caserma Serena usciremo per urlare al mondo la nostra sofferenza in una manifestazione pacifica.
Signor Gian Lorenzo con tutto il rispetto dovuto, un cittadino italiano ha investito con l’auto un migrante che viveva nel campo: da allora nulla è stato fatto e non ci è stato permesso neppure di vedere il suo corpo.
Per tutto questo Noi vogliamo delle spiegazioni.


Di seguito la lettera scannerizzata: il contributo visivo è un omaggio al primo volantino autoprodotto uscito da un centro di accoglienza della provincia trevisana.
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