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Trieste – Annullata espulsione per la presenza di legami familiari

Si ringrazia l' Avv. Pietro Volpe per la segnalazione

Con un decreto del Giudice di Pace di Trieste è stata annullato un un decreto d’espulsione emesso nei confronti di un cittadino straniero, che conviveva con la moglie in possesso di regolare permesso di soggiorno.
La normativa entrata in vigore con il Decreto Legislativo n. 5 dell’8 gennaio 2007, che ha recepito la Direttiva 2003/86/CE stabilisce infatti che nell’addottare il provvedimento di espulsione, si tenga anche conto della natura e della effettività dei vincoli familiari dell’interessato, della durata del suo soggiorno nel territorio nazionale nonché dell’esistenza di legami familiari, culturali o sociali con il suo Paese d’origine.

Il commento dell’Avv. Pietro Volpe
A seguito di un controllo di polizia, non riguardante il ricorrente, lo stesso viene rintracciato nella propria abitazione con la moglie. detentrice di una carta di soggiorno (nel decreto del Gdp si parla di permesso, ma si tratta di una svista ininfluente in punto del diritto).

Sebbeno fosse sprovvisto di alcun titolo che ne giustificasse la presenza in Italia, il ricorrente avrebbe avuto diritto alla carta di soggiorno che, per ignoranza
della legge, non aveva mai richiesto.

Il diritto al ricongiungimento familiare discende dalla convenzione europea dei diritti dell’uomo, quindi norma di rango costituzionale secondo l’orienamento della Corte Costituzionale nelle sentenze citate nel ricorso.
Peraltro è lo stesso TU sull’immigrazione, come novellato di recente in recepimento della direttiva europea in materia, che prescrive di valutare se la persona
interessata dal provvediemnto abbia legami familiari in Italia e dall’altro canto quali siano i legami nel paese d’origine
.
La mancata valutazione dei suddetti
elementi costituisce una violazione di legge che comporta la caducazione del decreto impugnato.

In allegato copia del ricorso
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