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UNHCR – Apprezzamento per la nuova procedura che mette fine al limbo degli apoolidi nel Regno Unito

L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) esprime apprezzamento per la nuova procedura per la determinazione dello status di apolide, entrata in vigore nel Regno Unito questo fine settimana (6 aprile).

La procedura permette agli apolidi, attualmente ai margini della società e in un limbo giuridico, di essere riconosciuti formalmente come tali e di regolarizzare la loro presenza nel Regno Unito. Tale atto è un passo molto importante.

La nuova procedura rappresenta un esempio virtuoso anche per gli altri paesi che hanno aderito alla Convenzione relativa allo status delle persone apolidi (1954), ma non hanno ancora recepito la Convenzione definendo una procedura di determinazione dell’apolidia e garantendo una protezione ali apolidi.

L’introduzione e l’implementazione di una procedura imparziale ed efficiente per l’identificazione degli apolidi nel Regno Unito era una delle raccomandazioni chiave di uno studio condotto dall’UNHCR e da Asylum Aid, una ong partner, nel 2011. Da questa ricerca, eseguita in occasione del 50esimo anniversario della Convenzione per la riduzione dell’apolidia del 1961, è emerso che gli apolidi giunti nel Regno Unito perchè emigrati dal loro paese, non sono stati identificati come tali. Questo li espone a rischi quali l’indigenza, la costosa detenzione nei centri di identificazione ed espulsione, e l’esclusione dai diritti e dai servizi fondamentali.

Nel 2012, l’UNCHR ha inviato al dipartimento di Affari Interni britannico indicazioni per il disegno di una procedura che prevedeva l’identificazione degli apolidi e ne garantiva misure di protezione.

Caratteristica principale di tale procedura è che valuta se l’individuo ha già una cittadinanza o se ha bisogno protezione nel Regno Unito. Lo studio del 2011 ha rilevato che ogni anno sono circa 150/200 le persone che fanno richiesta d’asilo e che sono registrati come apolidi dal dipartimento Affari Interni britannico.

Il Regno Unito ha ratificato sia la Convenzione del 1954 che quella del 1961.

Il nuovo procedimento britannico è uno tra i recenti sviluppi internazionali sull’apolidia. Nei primi tre mesi del 2013 l’Ucraina ha aderito sia alla Convenzione del 1954 sullo status delle persone apolidi, sia alla Convenzione del 1961 sulla riduzione dell’apolidia, mentre la Giamaica ha firmato la convenzione del 1961.