Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

Un confinamento di Prima Classe

di Valentina Angotti e Matilda Zacco, No Name Kitchen

Photo credit: Marc Sanye

Era la metà di gennaio quando abbiamo iniziato a sentir parlare di Coronavirus: lo percepivamo ancora come qualcosa di lontano ma nel giro di qualche settimana abbiamo dovuto ripianificare drasticamente il nostro stile di vita.

Nella preoccupazione e nell’incertezza su come la situazione si evolverà, l’unica sicurezza continua ad essere quella di dover porre in primo piano la salute, accantonando alcuni dei nostri diritti che in un mondo globalizzato mai avremmo immaginato di mettere in stand-by: diritto alla libera circolazione, all’assembramento, allo studio ed al lavoro.

Ci lamentiamo di stare troppo tempo in casa, di non saper più che fare con i più piccoli, inventiamo ricette ed organizziamo aperitivi con i vicini di balcone.

Troppo presi con le nostre difficoltà di un confinamento di prima classe, non dovremmo però scordare come a pochi chilometri dalle nostre case c’è chi darebbe qualsiasi cosa per sottostare a tali condizioni di confinamento. Proviamo a pensare ad un confinamento in cui ci tolgono l’acqua calda, accesso al cibo, prodotti per l’igiene e ci impongono un controllo ferreo e violento da parte della polizia.

Perché è questo lo scenario del confinamento per le persone migranti; di questo infatti parlano le testimonianze raccolte dalle volontarie di No Name Kitchen in contatto con la comunità migrante lungo la rotta balcanica nonostante la pandemia.

Confini totalmente bloccati, centri profughi sovraffollati con servizi igienici inadeguati, un medico ogni trecento persone: queste sono purtroppo solo alcune delle condizioni di cui ci parla Mahdi che si racconta alle telecamere di NNK.

Partecipa alla conferenza di mercoledì 6 maggio alle ore 18.00 organizzata da No Name Kitchen, presente nei punti nevralgici della rotta balcanica dal 2017, per ascoltare la testimonianza di Mahdi, altre persone migranti, attivisti e volontari per fare luce su come la crisi del Covid-19 sta agendo sulle vite delle persone migranti.

Per registrarti all’incontro compila qui: https://forms.gle/Y9ivZ2EaawxPXAUt6.

Locandina dell'incontro in rete: L'impatto COV-19 sulla rotta balcanica
Locandina dell’incontro in rete: L’impatto COV-19 sulla rotta balcanica