Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

Un migrante salvadoregno ucciso davanti alla propria figlia e la strage di Walmart a El Paso: le contraddizioni del governo messicano riguardo la tutela dei migranti

di Naomi Lahud Hirasawa

Photo credit: @RubenFigueroaDH

Il 31 luglio la Casa Migrante de Saltillo, un rifugio per migranti al nord del Messico, ha denunciato su Twitter 1 l’uccisione di un migrante salvadoregno nelle mani della polizia messicana. Durante una retata portata avanti dalle forze dell’ordine, elementi della Fiscalia del Estado de Coahuila hanno provato a fermare un gruppo di circa dieci migranti che cercavano di salire su un treno di merci diretto negli USA.

Molti hanno provato a scappare e la polizia ha sparato contro di loro. Un uomo ha cercato di proteggere la propria figlia di otto anni, ma è stato raggiunto dai proiettili della polizia ed è morto davanti agli occhi della bambina.

Questa tragedia si inserisce nel contesto del rafforzamento dei controlli e dei posti di blocco effettuata dal governo Messicano dopo le trattative con il governo Trump a inizio giugno 2019.

Trump aveva minacciato con l’imposizione di dazi del 5% tutte le importazioni provenienti dal Messico se il governo messicano non fosse riuscito a fermare i flussi migratori provenienti dal centroamerica.

I dazi sarebbero aumentati in un 5% ogni mese, fino ad arrivare al 25% ad ottobre 2019 2.

L’economia messicana dipende per un 75% dalle esportazioni, di cui l’81,5% è destinato agli Stati Uniti 3 e le conseguenze sarebbero state disastrose per il paese: il segretario di Affari Esteri Marcelo Ebrard si è recato negli USA per avviare delle trattative, riuscendo ad evitare una guerra commerciale ma promettendo misure più severe per contenere la migrazione.

Da allora si sono schierati un totale di 21 mila militari 4 nei confini sud e nord del Messico, in netto contrasto con quanto era stato promesso dal governo: l’attuale presidente Andrés Manuel López Obrador (AMLO) è salito al potere a dicembre 2018 con la promessa di tutelare i diritti dei circa 500 mila migranti centroamericani che annualmente transitano per il Messico, rompendo il paradigma di contenimento della migrazione portato avanti dalle precedenti amministrazioni.

Insieme alla Commissione Economica per l’America Latina (CEPAL) aveva annunciato una politica migratoria incentrata sul concetto di sicurezza umana e sul diritto allo sviluppo nel luogo di origine e, nei primi tre mesi della sua amministrazione, ha avviato un programma senza precedenti di regolarizzazione migratoria per i membri delle Carovane Migranti. Ma tutti i buoni propositi sembrano essere svaniti davanti alla minaccia di Trump di imporre sanzioni commerciali.

Cinque giorni dopo la tragedia di Saltillo, il mondo è stato sconvolto dalla sparatoria a El Paso, Texas, dove hanno perso la vita 22 persone, di cui 8 di cittadinanza messicana. Il crimine per motivi di odio ha spinto il segretario di Affari Esteri Ebrard a chiedere al governo degli Stati Uniti di “proteggere la comunità messicana negli Stati Uniti5, denunciando la strage come “terrorismo contro i messicani”, per cui l’autore potrebbe essere espatriato in Messico per affrontare un giudizio penale 6.

Le contraddizioni di un governo che da un lato chiede protezione e sicurezza per i suoi connazionali negli Stati Uniti, ma che allo stesso tempo non è riuscito a tutelare i diritti dei migranti centroamericani che attraversano il proprio territorio sono palesi.

Negli ultimi anni il Messico ha subito una trasformazione da un paese di partenza dei migranti a uno di transito e arrivo. I flussi provenienti dal Triangolo Nord del Centro America (Honduras, El Salvador e Guatemala) sono in aumento, come hanno dimostrato le Carovane Migranti del 2018 e del 2019 e hanno messo a dura prova il sistema di accoglienza dei migranti del governo messicano. In effetti, le richieste di asilo sono aumentate del 865% negli ultimi tre anni e 9 su 10 richiedenti provengono dal Triangolo Nord 7.

È necessario che i diritti dei migranti centroamericani in territorio messicano siano tutelati, e che il concetto di sicurezza sia essere spostato dai confini alle persone.

Nonostante il governo di AMLO sia salito al potere promettendo demilitarizzare i confini, pochi mesi dopo l’inizio della sua amministrazione si è dovuto confrontare con l’amministrazione Trump, la quale ha basato tutta la sua campagna elettorale sull’odio contro i migranti e sulla chiusura dei confini.

L’enorme dipendenza economica del Messico nei confronti degli Stati Uniti lascia poco margine di manovra alle negoziazioni che avverranno in futuro, e metteranno a dura prova la capacità del governo di AMLO di attenersi alle promesse in materia di migrazione fatte all’inizio del suo governo. Il processo attraverso il quale il Messico riuscirà a implementare una politica migratoria autonoma e in conformità con il Global Compact – di cui è stato uno dei primi sostenitori – dovrà svilupparsi inevitabilmente attraverso una strategia di indipendenza economica dal suo grande vicino settentrionale.

  1. https://twitter.com/nSaltillo/status/1156808642332508163
  2. Redacción (31/05/19) Trump anuncia aranceles de un 5% para todas las importaciones desde México “hasta que se resuelva el problema de la inmigración ilegal” in BBC News, Inghilterra
    https://www.bbc.com/mundo/noticias-america-latina-48455073
  3. Converti, Lucia (18/11/16) Dependencia Económica: Una TRUMP para los Mexicanos, in CELAG, Messico.
  4. Arista, Lidia (20/07/19) Guardia Nacional ha desplegado 21,000 elementos para contener la migración a Estados Unidos in El Economista, Messico.
    https://www.eleconomista.com.mx/politica/Guardia-Nacional-ha-desplegado-21000-elementos-para-contener-la-migracion-a-Estados-Unidos-20190720-0018.html
  5. Vera, Amir (04/08/19) México explora acciones legales contra Estados Unidos luego del tiroteo en El Paso in CNN Español. https://cnnespanol.cnn.com/2019/08/04/tiroteo-elp-paso-mexico-estados-unidos-acciones-legales-explora
  6. Idem
  7. Comisión Nacional para Prevenir la Discriminación (CONAPRED). Ficha Temática: Personas Refugiadas. https://www.conapred.org.mx/userfiles/files/FichaTematica_PRefugiadas.pdf