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Ungheria – Invalidiamo il referendum sulla ricollocazione dei migranti!

Una campagna lanciata da 22 ONG contro il referendum del 2 ottobre

Questo è il nostro Paese: invalidiamo il referendum!” è il titolo di una comune dichiarazione di 22 ONG che protestano contro le politiche disumane del governo ungherese contro i rifugiati.

Il governo ungherese ha scatenato una campagna xenofoba sul referendum sui migranti del 2 ottobre. 22 ONG stanno incoraggiando i cittadini a rifiutare le intimidazioni del governo e ad invalidare il referendum.

Gli ungheresi si recheranno alle urne il 2 ottobre per rispondere alla seguente domanda: Accetti che l’Unione Europea sia in grado di imporre la riallocazione obbligatoria di cittadini non ungheresi in Ungheria, anche senza l’approvazione dell’Assemblea Nazionale?
Noi, ONG ungheresi e cittadini con un senso di responsabilità verso il nostro paese, crediamo in un paese dove le nostre problematiche comuni siano gestite con umanità, solidarietà e mutuo rispetto. Ci preoccupa vedere il governo minacciare i nostri valori comuni, per questo facciamo sentire la nostra voce contro il referendum programmato per il 2 ottobre e contro la campagna di odio che accompagna il voto.

Abbiamo deciso di iniziare una campagna per invalidare un referendum che non rispecchia le nostre comuni preoccupazioni ed è inumato e insensato.

Una domanda “inutile”

La domanda del referendum non rispecchia le nostre preoccupazioni. Non offre una soluzione alla situazione dei rifugiati né al futuro dell’Unione Europea. Rigetta la solidarietà verso esseri umani in difficoltà e verso gli altri stati dell’Unione Europea. Non ha nessuna intenzione di dare forma a una coesistenza pacifica. Siamo convinti che, sul lungo periodo, nessuno possa sentirsi al sicuro se il discorso pubblico è basato sull’odio.

La domanda del referendum non ha alcun senso. L’Unione Europea non è mai adottato, né tanto meno discusso, disposizioni sul ricollocamento obbligatorio. Se questa questione fosse messa in agenda nel futuro, l’Ungheria avrebbe sicuramente un posto al tavolo delle negoziazioni.

Oltretutto, la risposta data dal referendum non contiene nessuna conseguenza legale specifica, né chiarifica esattamente che tipo di legittimazione il governo stia chiedendo ai cittadini, poiché questo non è mai stato rivelato.

“Solidarietà in frantumi”

La questione messa ai voti è anch’essa disumana. L’obiettivo del referendum e della campagna che lo accompagna è quello di incitare l’odio verso i rifugiati. La sua unica conseguenza sarebbe quella di indebolire ulteriormente una solidarietà che è già in frantumi, rinforzando così il governo nel procedere con la campagna di odio. La vera questione in ballo il 2 ottobre è se il Paese sarà mai in grado di diventare una comunità umana. Questo è l’obiettivo su cui lavoriamo 365 giorni l’anno – il 2 ottobre così come ogni altro giorno.

Alcuni di noi invalideranno il proprio voto, mentre altri boicotteranno il referendum anti-rifugiati. Il nostro obiettivo è sempre lo stesso: invalidare il referendum.

Unisciti a noi, condividi la nostra campagna, parlane ai tuoi amici, colleghi e vicini. Convincili, in modo da poter dimostrare insieme che il nostro Paese è basato sull’umanità e la solidarietà.

Artemisszió Foundation
Eleven Emlékmű
Eötvös Károly Institute
Független Előadó-művészeti Szövetség
Chances For Children Association
Hálózat a Tanszabadságért
Hívatlanul Hálózat
Human Platform Association
The School of Public Life
Krétakör Alapítvány
Hungarian Helsinki Committee
Magyar Női Érdekérvényesítő Szövetség
Hungarian Europe Society
Magyarországi Evangéliumi Testvérközösség
Migration Aid
Migrant Solidarity Group of Hungary
Oktatói Hálózat
Oltalom Charity Society
Opera Közhasznú Kulturális Egyesület
Let’s Help Together!
Hungarian Society Of Writers, Critics, and Literary Translators
Hungarian Civil Liberites Union