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Unhcr – Cresce la preoccupazione per la situazione umanitaria a Lampedusa

Il comunicato dell'Alto Commisariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati

L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati
(UNHCR) ha espresso oggi crescente preoccupazione per la situazione
umanitaria dei quasi 2000 migranti, fra i quali molti richiedenti asilo,
attualmente ospitati nel Centro di primo soccorso ed accoglienza di
Lampedusa in condizioni di estremo sovraffollamento. Il centro di
accoglienza ha una capienza massima di 850 posti e non è in grado di
ospitare un così alto numero di persone. Pertanto, centinaia di
soggiornanti sono costretti a dormire all’addiaccio sotto teli di
plastica come unico riparo. In queste condizioni non possono essere
garantiti adeguati standard di accoglienza.

Il centro di Lampedusa è stato realizzato per fornire alloggio
temporaneo ai migranti e richiedenti asilo soccorsi in mare, in attesa
del loro trasferimento presso appositi centri situati nel sud del Paese
dove i loro casi venivano presi in esame. Fino ad ora, Lampedusa ha
rappresentato un modello di accoglienza per la gestione responsabile dei
flussi migratori misti. In base alla procedura seguita, i richiedenti
asilo venivano quindi alloggiati in centri aperti e la loro domanda
esaminata dalla Commissione territoriale per la determinazione dello
status di rifugiato. All’inizio di quest’anno, a seguito delle nuove
disposizioni del Ministero dell’Interno, tale iter ha subìto delle
modifiche in base alle quali tutti i migranti e i richiedenti asilo
giunti sull’isola devono rimanervi in attesa che venga presa una
decisione sui loro casi.

Il sovraffollamento che si è venuto a creare sta dando origine ad una
situazione umanitaria molto preoccupante che oltretutto ostacola il
lavoro dell’UNHCR e delle altre organizzazioni che operano nel centro
nel quadro di un progetto finanziato dal Ministero dell’Interno e
dalla Commissione Europea.

“Negli ultimi anni l’UNHCR ha lavorato in stretta collaborazione
con le autorità italiane per migliorare il sistema di gestione dei
flussi misti di richiedenti asilo e di migranti che raggiungono
Lampedusa via mare.” ha affermato Pirkko Kourula, Direttore
dell’ufficio per l’Europa dell’UNHCR. “Esortiamo le autorità
italiane a fare tutto il necessario per risolvere la difficile
situazione umanitaria che si è creata a Lampedusa,” ha aggiunto
Kourula.

I dati disponibili mostrano che molti di coloro arrivati via mare nel
2008 provengono da Somalia ed Eritrea. In base alle stime preliminari
per il 2008, circa il 75% delle persone arrivate in Italia via mare ha
fatto richiesta di asilo e a circa il 50% di loro è stato riconosciuto
lo status di rifugiato o un altro tipo di protezione. Questo dimostra
che il Mar Mediterraneo è decisamente una “via dell’asilo” per
molte persone che fuggono da violenze, guerre e persecuzioni.