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Unhcr – Forte preoccupazione per il rinvio forzato verso la Libia

L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati
(UNHCR) ha oggi espresso grave preoccupazione per la sorte di circa 230
migranti soccorsi ieri da motovedette della Guardia Costiera e della
Guardia di Finanza nella zona marittima SAR (Search and Rescue) di
competenza maltese e ricondotti in Libia senza un’adeguata valutazione
delle loro possibili necessità di protezione internazionale. I
salvataggi sono avvenuti a circa 35 miglia a sud-est di Lampedusa ma in
acque SAR maltesi.

La decisione di ricondurre i migranti in Libia è
giunta al margine di
una giornata di accese discussioni fra il governo
maltese e le autorità
italiane su chi fosse responsabile del soccorso e
dello sbarco dei
passeggeri delle tre barche in difficoltà.

Sebbene
non siano disponibili informazioni sulle nazionalità di origine
dei
migranti, si ritiene probabile che fra le persone respinte ci siano
individui bisognosi di protezione internazionale. Nel 2008 circa il 75%
di coloro giunti in Italia via mare ha fatto richiesta di asilo e al
50%
di questi è stata concessa una forma di protezione internazionale.

“Rivolgo un appello alle autorità italiane e maltesi affinché
continuino ad assicurare alle persone salvate in mare e bisognose di
protezione internazionale pieno accesso al territorio e alla procedura
di asilo nell’Unione Europea” – ha dichiarato l’Alto Commissario
delle
Nazioni Unite per i Rifugiati António Guterres.

Questo incidente
mostra un radicale mutamento nelle politiche
migratorie del governo
italiano e rappresenta fonte di grave
preoccupazione. L’UNHCR esprime
profondo rammarico per la mancanza di
trasparenza che ha caratterizzato
lo svolgersi di questo episodio.

“Finora abbiamo lavorato in stretta
collaborazione con le autorità
italiane a Lampedusa e in tutto il paese
per garantire che le persone in
fuga da guerre e persecuzioni ricevano
protezione in linea con la
Convenzione di Ginevra del 1951. E’ di
fondamentale importanza che il
principio internazionale di non-
respingimento continui ad essere
integralmente rispettato” ha
sottolineato Laurens Jolles,
Rappresentante dell’UNHCR in Italia.

Va
inoltre ricordato che la Libia non ha aderito alla Convenzione sui
rifugiati del 1951 e non dispone di un sistema nazionale d’asilo
efficiente. L’UNHCR esorta le autorità italiane a riconsiderare la
loro
decisione e a far sì che questa prassi non si ripeta.