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Unhcr – L’Alto Commissario Guterres: crisi umanitarie a livelli mai raggiunti nella storia recente

In un discorso tenuto a Ginevra in occasione dell’apertura del
meeting annuale del Comitato Esecutivo dell’UNHCR, Guterres ha
affermato che l’UNHCR è di fronte ad un livello di crisi di rifugiati
mai raggiunta nella sua storia recente, con nuove emergenze parallele in Siria, Mali, Sudan e Sud Sudan, e nella Repubblica Democratica del
Congo.

Già nel 2011, con il susseguirsi di una crisi dopo l’altra, più di
800mila persone avevano attraversato le frontiere dei loro paesi in
cerca di rifugio – una media di più di 2.000 rifugiati al giorno. Il
numero più alto di sempre nell’ultima decade
,” ha aggiunto. “E
quest’anno, fino ad ora, più di 700mila persone sono fuggite dalla
Repubblica Democratica del Congo, dal Mali, dal Sudan e dalla Siria
.”

La capacità dell’UNHCR di assistere le persone costrette alla fuga
nel mondo è stata “duramente messa alla prova” dal susseguirsi di
queste nuove crisi, ha detto Guterres. L’Alto Commissario ha poi
lodato i paesi che hanno tenuto aperte le frontiere alle persone in fuga
dalla guerra e ringraziato i donatori per non aver smesso di dare il
loro generoso sostegno specialmente in tempi di crisi economica globale.
Tuttavia, Guterres ha anche ricordato come i costi per aiutare gli oltre
42 milioni di persone costrette alla fuga in tutto il mondo crescano
rapidamente, con situazioni di eslio protratto che non accennano a
risolversi, come quelle della Somalia e dell’Afghanistan.

Ci troviamo in un momento nel quale le richieste di assistenza
aumentano, mentre i mezzi disponibili per soddisfarle sono rimasti
quelli di un anno fa. Le nostre operazioni in Africa, in particolare,
sono pesantemente sottofinanziate
,” ha aggiunto. “In questo momento non c’è possibilità di rispondere a bisogni non previsti. Non abbiamo riserve disponibili. E questa situazione, in un contesto imprevedibile come quello in cui operiamo, desta enorme preoccupazione.”

Guterres ha evidenziato come l’UNHCR abbia intrapreso nuovi sforzi
per migliorare il proprio intervento, come tagliare gli acquisti non
essenziali e stringere i controlli sul rifornimento degli stock di
aiuti. Ha parlato inoltre di come l’UNHCR, i cui fondi si basano su
contributi volontari, stia cercando ulteriori finanziamenti da fonti non
tradizionali, incluso il settore privato.

Guterres, che è a capo dell’UNHCR dal 2005, ha ricordato che i paesi
che ospitano il maggior numero di rifugiati, principalmente paesi in via
di sviluppo, hanno bisogno di un sostegno continuo. Ha anche accennato all’importanza della collaborazione con gli altri attori umanitari, incluse le ONG locali in paesi e regioni con vaste popolazioni di sfollati e rifugiati.

L’Alto Commissario ha poi sottolineato come, se da un lato porre fine
ai conflitti richiede una soluzione politica, dall’altro gli attori
umanitari dovrebbero anche fare di più per migliorare le prospettive di
pace – mettendo in atto strategie di advocacy, investendo nei mezzi di
sostentamento, nell’educazione e in altre attività che rafforzino
l’autonomia delle popolazioni di rifugiati.

La maggior parte di coloro che l’anno scorso hanno lasciato la
Costa d’Avorio sono già ritornati a casa. Spero che nel Myanmar i
recenti positivi sviluppi aprano la strada a una soluzione efficace
della difficile situazione in cui vivono centinaia di migliaia di
rifugiati in Tailandia e in altri paesi della regione
”, ha riferito.
E spero anche fermamente che il prossimo anno rappresenti
un’opportunità per i somali dandoci la possibilità di sfruttare
delle soluzioni potenziali come in passato non è mai stato
possibile
”.

Il Comitato Esecutivo dell’UNHCR, composto attualmente da 87 membri,
si riunisce a Ginevra annualmente per rivedere e approvare i programmi e il budget dell’Organizzazione, esprimere pareri sul tema della protezione internazionale e discutere un’ampia serie di temi con
l’UNHCR e i suoi partner intergovernativi e non governativi.

Quest’anno il meeting è presieduto dal Rappresentante permanente
della Svezia alle Nazioni Unite, l’ambasciatore Jan Knutsson e durerà
da oggi fino al 5 Ottobre. Durante la sessione dovrebbero essere
discusse numerose questioni, inclusa l’evoluzione dei bisogni di
protezione dei rifugiati e delle persone sfollate all’interno del
proprio paese, e la situazione di milioni di persone che nel mondo sono
apolidi. Gueterres ha parlato dei progressi fatti sin dal 2011 nel
tentativo di far aumentare il numero degli stati che aderiscono alle
Convenzioni sull’Apolidia, e si è rivolto agli stati affinchè mettano
fine al fenomeno dell’apolidia entro il prossimo decennio.

L’Alto Commissario ha rivolto un appello ai membri del Comitato
Esecutivo affinchè facciano ancora di più per le persone in fuga nel
mondo: “Viviamo in tempi pericolosi e in un mondo imprevedibile.
Sempre più persone sono costrette a lasciare le loro case in cerca di
rifugio
”, ha sostenuto. “ Esorto tutti i membri del Comitato affinchè
rinnovino il loro impegno collettivo ad occuparsi delle terribili
condizioni di queste persone e di tutti coloro che si ritrovano
sradicati dalle proprie case e comunità, poichè le crisi di oggi e
quelle future sono ancora un problema aperto
.”