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Unhcr – Somalia: pronto il piano di assistenza per i nuovi sfollati di Mogadiscio

La comunità internazionale ha approntato un piano d’emergenza per 20.000 famiglie (120.000 persone) ma finora solo poco più di 10.000 persone hanno raggiunto la capitale. Come accaduto durante il precedente esodo da Afgooye in febbraio, i primi a fuggire spesso sono stati coloro che dispongono di mezzi economici per noleggiare mezzi di trasporto e che pertanto potrebbero non essere tra le persone più vulnerabili bisognose di assistenza umanitaria. Gli altri sfollati sono arrivati nelle regioni di Lower Shabelle e Lower Juba.

Le persone che si stanno spostando per arrivare a Mogadiscio utilizzano qualsiasi mezzo di trasporto disponibile che possano permettersi come carretti trainati da asini, minibus, autocarri e camion. L’aumento dei controlli di sicurezza lungo la strada per la capitale, dicono le informazioni a disposizione, starebbero creando difficoltà a questi sfollati.

Secondo ulteriori notizie provenienti dal personale UNHCR sul terreno, coloro che sono riusciti a raggiungere Mogadiscio vengono accolti nelle comunità locali da parenti e da membri del clan. Alcuni arrivano nei nuovi insediamenti per sfollati dove vengono già forniti servizi. L’Agenzia e i suoi partner sono pronti a consegnare agli sfollati alloggi ed altri aiuti d’emergenza come teli di plastica, coperte, materassi, utensili per cucinare e taniche per l’acqua.

L’esodo è rallentato dopo il picco toccato il 23 maggio scorso quando sono stati registrati quasi 5.000 sfollati. Oltre 3.500 sono stati registrati il giorno successivo, quasi 2.500 il 25 e altri 2.000 il 26. La strada per Mogadiscio resta aperta e l’UNHCR prevede che gli spostamenti di persone in cerca di assistenza umanitaria nella capitale proseguiranno, ma non ai livelli della scorsa settimana.