La situazione dei rifugiati in Sud Sudan è tra quelle più critiche che l’Agenzia si trova ad affrontare in tutto il mondo. L’appello inizialmente lanciato dall’UNHCR a gennaio si basava su previsioni di una popolazione di rifugiati non superiore alle 135.000 persone. Tuttavia col drastico aumento degli arrivi registrato nelle ultime settimane in particolare nello stato di Upper Nile tale cifra è stata superata di quasi 30.000 persone. Il flusso poi prosegue su una media di circa 1.000 arrivi ogni giorno.
Molti arrivano in condizioni disperate e un gran numero di bambini ha bisogno di assistenza immediata a causa della malnutrizione. I crescenti tassi di mortalità nei campi per rifugiati destano particolare preoccupazione nell’UNHCR, tanto che l’Agenzia sta programmando uno studio che fornisca un quadro più accurato della situazione. La carenza d’acqua rappresenta una minaccia per la vita delle persone e, in particolar modo, per quelle popolazioni già duramente colpite.
Al momento l’UNHCR non prevede un ulteriore notevole aumento degli arrivi in Etiopia e pertanto la richiesta di finanziamenti per quest’area resta invariata. Per il Sud Sudan invece una richiesta è stata rinnovata in modo da poter assistere fino a 235.000 persone fino alla fine dell’anno. Complessivamente quindi la richiesta di fondi per i rifugiati sudanesi in Sud Sudan ed Etiopia ammonta a 219,9 milioni di dollari USA. Finora sono pervenuti contributi per 45,9 milioni di dollari (11,6 milioni per l’Etiopia e 33,6 milioni per il Sud Sudan), pari a meno del 21% delle necessità.
