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Unhcr – Yemen: in ottobre record di arrivi dal Corno d’Africa

Sono 12.545 i rifugiati e migranti arrivati lo scorso mese via mare
sulle coste dello Yemen. Si tratta della più alta cifra mensile da
quando – nel gennaio 2006 – l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite
per i Rifugiati (UNHCR) ha cominciato a raccogliere dati sui flussi
migratori misti lungo la rotta che va dal Corno d’Africa al paese
della penisola arabica.

Oltre a superare il record precedente – stabilito in settembre con
12.079 arrivi – il totale di ottobre porta a 84.656 il numero
complessivo di persone che dall’inizio dell’anno a tutto ottobre
sono approdate nello Yemen. Anche in questo caso si tratta di una cifra
record, che supera il precedente picco di 77.000 arrivi stabilito nel
2009. Tra le persone arrivate quest’anno, 23.079 provengono dalla
Somalia e quasi tutti i restanti 61.577 dall’Etiopia. Con la stagione
della navigazione ancora nel pieno, l’UNHCR prevede un’ulteriore
crescita dei numeri.

Tra il 2006 e il 2008 i somali costituivano la maggioranza degli arrivi
in Yemen, ma la tendenza è cambiata. Dal 2009 infatti sono i migranti
etiopici a formare il gruppo più consistente tra coloro che attraversano
il Mar Rosso e il Golfo di Aden. Tra il 2006 e il 2011 il loro numero è
aumentato di 6 volte, passando dagli 11.000 di 5 anni fa ai 61.000
registrati finora quest’anno.

Anche le modalità della navigazione sono mutate sensibilmente nel corso
degli anni. Inizialmente la maggior parte delle traversate avveniva nel
Golfo di Aden, attraverso il quale il viaggio dalla Somalia allo Yemen
dura 3 o 4 giorni. Dal 2009 si è invece registrato un progressivo
spostamento del traffico sul Mar Rosso. Attualmente sulle coste yemenite
del Mar Rosso arrivano imbarcazioni a tutte le ore del giorno. Per la
traversata impiegano anche poche ore. Nella sola giornata di oggi, 3
delle 4 barche arrivate nel paese sono approdate sulle coste del Mar
Rosso.

I rifugiati che provengono dalla Somalia continuano a citare la guerra,
l’insicurezza, la siccità e la conseguente carestia come le cause
principali alla base della loro fuga. La maggior parte di loro arriva
nello Yemen senza conoscere la situazione del paese. Un paese in cui le
precarie condizioni di sicurezza rendono gli spostamenti difficili e
rischiosi. Gli etiopi invece parlano soprattutto di mancanza di
opportunità economiche e di sostentamento, nonostante vi siano alcuni
che dicono di essere fuggiti nel timore di persecuzioni o insicurezza
nella propria regione d’origine.

Oltre a colpire rifugiati e migranti, l’insicurezza e i combattimenti
in corso in molte aree dello Yemen pongono ulteriori sfide e rischi
anche alle agenzie partner e al personale dell’UNHCR. Le agenzie
partner sono state costrette a ridimensionare il numero dei convogli e a
percorrere rotte più lunghe per trasportare i rifugiati dai centri
d’accoglienza e di transito lungo la costa del Golfo al campo per
rifugiati di Kharaz, circa 130 chilometri a ovest di Aden. L’UNHCR –
in collaborazione con i partner – sta informando tutti coloro che si
trovano nei centri d’accoglienza e di transito sulla situazione nel
paese. Molti tuttavia scelgono di non attendere il trasporto e si
avviano a piedi verso città e paesi dello Yemen, spesso anche
attraversando aree interessate dal conflitto.

Desta la preoccupazione dell’UNHCR la crescente tendenza di
rapimenti, estorsioni, sequestri e aggressioni di carattere sessuale nei
confronti dei rifugiati e in particolare dei migranti etiopici. Mentre
al loro arrivo nello Yemen i somali vengono automaticamente riconosciuti
come rifugiati e lasciati dai trafficanti, molti etiopi vengono invece
portati dai traffica
nti in altri stati del Golfo o trattenuti per fini
di riscatto prima che possano avere alcun contatto con le autorità o con
l’UNHCR. Si tratta soprattutto di bande che approfittano della ridotta
presenza della polizia in alcune aree dello Yemen, in particolare sulle
coste del Mar Rosso. L’UNHCR continua a fornire alle vittime
assistenza medica e legale e consulenza.

Lo Yemen attualmente ospita 200.491 rifugiati somali, mentre è stimato
in 445.679 il numero di civili yemeniti sfollati all’interno del
proprio paese. L’UNHCR e le agenzie partner continuano a fornire
protezione e assistenza.