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Usa, immigrazione – Rischio carcere per chi assume immigrati illegali

La presenza di lavoratori immigrati nei campi è cresciuta con tassi di incremento annui a due cifre. Oggi rappresentano quasi il 15% degli occupati.

Washington – Maximino Garcia per anni ha dato lavoro a immigrati messicani in Ohio senza fare troppe domande sui loro documenti. Finora tutto quello che rischiava era una multa, che come una miriade di altre aziende considerava un semplice costo aggiuntivo. Ma il giro di vite ordinato dall’ amministrazione Bush contro gli immigrati clandestini puo’ costargli caro: le autorita’ lo hanno preso di mira come caso- simbolo e Garcia rischia fino a 20 anni di carcere.

La ‘Garcia Labor Company’ e’ una delle societa’ in Ohio e Kentucky che negli ultimi mesi hanno sperimentato in prima persona nuove direttive dell’agenzia federale per l’immigrazione (Ice), che stanno provocando brividi in tutte le aziende abituate a usare manodopera a basso costo, di solito costituita da immigrati illegali. Il dibattito in corso in Congresso sulla riforma delle leggi sull’immigrazione e le elezioni di Mideterm di novembre che si avvicinano, hanno messo sotto pressione il presidente George W.Bush, spingendo l’amministrazione a mostrare che non intende far sconti sui clandestini.

‘Ci siamo resi conto che le multe non sono un deterrente efficace’, ha detto al New York Times Julie Myers, un sottosegretario del Ministero per la Sicurezza Interna che guida la Ice. In questi mesi l’agenzia ha gia’ fatto 445 arresti di datori di lavoro in tutti gli Usa e le manette sono scattate anche per 2.700 lavoratori clandestini che in buona parte sono stati poi deportati.
L’Ohio e’ uno degli stati che piu’ di altri stanno scegliendo la linea dura per far fronte al fenomeno. Lo testimoniano i grandi cartelloni sulle autostrade fatti installare dallo sceriffo della contea di Butler, Richard Jones. ‘Se assumi un illegale violi la legge!’, proclamano i cartelloni, con una foto dello sceriffo in evidenza. Jones ha anche comprato pagine sui quotidiani locali per mettere in guardia sulle manette facili contro i clandestini e ha avviato un blog per invitare a boicottare i locali pubblici e i negozi che impiegano messicani senza permesso di soggiorno. ‘Volevo far sapere al governo federale – ha commentato Jones – che se loro non riescono a trovare alcun immigrato clandestino in giro nel paese, io ne ho diversi qui nelle nostre celle’.

Jones, un repubblicano conservatore, incarna i sentimenti di una larga fetta del paese che vuole la linea dura contro i 12 milioni di immigrati senza permesso (nella stragrande maggioranza dell’America Latina) che secondo le stime si troverebbero negli Usa. Si tratta della stessa base elettorale che aveva in mente la Camera quando, mesi fa, ha passato una legge di riforma sull’immigrazione che prevede pene severe per gli illegali e chi da’ loro lavoro e un aumento delle misure di sicurezza alla frontiera con il Messico, compresa la costruzione di una barriera di centinaia di chilometri. Il Senato ha preso in buona parte le distanza da quel testo e il dibattito ora e’ aperto, facendo dell’immigrazione uno dei temi-chiave della campagna elettorale d’autunno.

Il cambio di clima su questo fronte in varie parti del paese emerge con chiarezza dal caso Garcia. E’ almeno dal 1999, secondo l’incriminazione, che l’imprenditore di Cincinnati assume clandestini e ignora gli avvertimenti delle autorita’ locali, limitandosi a pagare multe. Il suo principale cliente e’ la Abx Air, una compagnia aerea che lavora per il corriere internazionale DHL. Secondo l’accusa, Garcia tra il 1999 e il 2005 avrebbe mandato piu’ di 1.000 messicani illegali a lavorare sui cargo della Abx.
In un solo mese, nel maggio 2003, il governo gli contesto’ di avere 186 lavoratori a libro paga che avevano numeri falsi di ‘social security’ (che negli Usa servono come indicazione di identita’). Ma al di la’ delle multe, Garcia non ha avuto finora particolari problemi con la legge. Adesso invece contro di lui ci sono 40 capi d’imputazione che ipotizzano una vasta gamma di reati, dall’immigrazione clandestina al riciclaggio. Oltre ai 20 anni complessivi di galera, Garcia rischia una multa di 12 milioni di dollari.
‘C’era un enorme problema di sicurezza in questa situazione – ha detto Brian Moskowitz, il responsabile dell’agenzia per l’ immigrazione in Ohio e Kentucky – perche’ in pratica si trattava di persone di cui il datore di lavoro non sapeva niente che venivano mandate a lavorare sotto la pancia di un aereo’.

Il giro di vite adesso terrorizza le comunita’ ispaniche dell’Ohio. ‘C’e’ una sensazione di grande incertezza – ha detto suor Teresa Ann Wolf, una suora cattolica che si occupa di immigrati nella citta’ di Canton – e la gente ha paura anche solo di lasciare la casa per andare a fare la spesa. Hanno paura anche di venire in chiesa’.