«Viviamo in una società multietnica, è impensabile migliorare la qualità della vita delle nostre città, se le scelte vengono compiute sulla base di un pensiero razzista». Ad affermarlo, in una nota, è Claudia Vatteroni, esponente dell’associazione Razzimo Stop.
«Riteniamo gravissima – punta il dito Claudia Vatteroni – la proposta del consigliere (e deputato, ndr) di Alleanza nazionale Maurizio Saia che, forte delle modifiche all’articolo 16 della legge regionale sul commercio e con l’appoggio di tutte le forze politiche ad eccezione del Partito della Rifondazione comunista e Verdi, ha fatto approvare, durante il consiglio comunale di lunedì 18, una mozione contro i venditori ambulanti e i loro clienti».
Razzismo Stop contesta in nuce la proposta di Saia: «Come associazione antirazzista e, prima ancora come cittadini, non possiamo far finta di niente e invitiamo i cittadini a dire “no”, perché vogliamo una città che rispetta la dignità di tutti».
La Vatteroni annuncia azioni di protesta nelle prossime settimane: «I venditori ambulanti non arrecano nessun danno alla nostra città. Queste persone semplicemente cercano di guadagnarsi da vivere onestamente nonostante una legge, la Bossi-Fini, che toglie diritti e garanzie e rende estremamente difficoltoso se non impossibile avere un permesso di soggiorno».
«Se, per qualcuno – conclude l’esponente di Razzismo Stop – questo è un problema, si possono trovare soluzioni alternative, col dialogo, come ha fatto l’amministrazione comunale di Venezia».
da Il Mattino di Padova del 21 aprile 2005
Vatteroni (Razzismo Stop): no a scelte razziste
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