Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

Venticinque intellettuali europei lanciano un appello contro la Direttiva Rimpatri

“Facciamo appello ai Parlamentari europei affinché non approvino la direttiva rimpatri che sarà votata dalla plenaria di Strasburgo il prossimo 18 giugno.”
Lo affermano venticinque intellettuali europei che hanno promosso un appello contro “il testo già varato dal Consiglio dei Ministri degli Interni dell’UE che prevede l’estensione della durata della detenzione amministrativa per i migranti irregolari fino a 18 mesi.”
“Una misura sproporzionata – sostengono i promotori dell’appello, reperibile sul sito www.no-fortez za-europa.eu – che rappresenta una vera e propria criminalizzazione dei migranti, i quali vengono privati della loro libertà, rinchiusi in luoghi disumani e degradanti, senza aver commesso alcun reato.”
Inoltre i venticinque intellettuali, entrando nel merito del testo, esprimono fermo giudizio: “questa direttiva affonda gli standard europei ed internazionali di tutela dei diritti umani, peggiorando la condizione di accoglienza dei migranti.”

L’appello è stato promosso e sottoscritto dagli italiani Moni Ovadia (attore, scrittore), Margherita Hack (astrofisica), Danilo Zolo (giurista e filosofo), Wilma Labate (Regista cinematografica); dai belgi Georges-Henry Beauthier (Avvocato, ex presidente della lega dei diritti dell’uomo), Carine Russo (senatrice, ispiratrice del movimento Les Marches Blanches), Eric Toussaint (docente universitario, presidente del Comitato per la cancellazione del debito pubblico per il paesi del Terzo Mondo), Pierre Mertens (scrittore); dagli spagnoli Marcelino Camacho (sindacalista), Rosa Regàs (scrittrice e ex direttrice della Biblioteca Nacional), Pilar Bardem (attrice), Jaume d’Urgell (giornalista, direttore del periodica democracia.es); dai francesi Susan Giorge (economista scrittice) e i Toure Kunda (band musicale); dai greci Michalis Grigoriou (architetto e professore alla Ionian University), Dimitrios Halastis (artista), Tasos Koronakis, (Greek Social Forum), Yannis Kakoulides, (scrittore), Nadia Valavani (scrittore, economista), Jina Politi (Professore emerito – Aristotle University), Georgios Makris (attore, sceneggiatore); dai portoghesi Jorge Silva Melo (regista cinemagrafico, attore e scrittore) e Luis Moita (vice rettore dell’Autonoma Università di Lisbona).

Per sottoscrivere: [email protected]

No alla direttiva ripatri!
Appello ai deputati europei

Il 17 giugno a Strasburgo il Parlamento europeo dovrà votare la “direttiva rimpatri”. Il testo già varato dal Consiglio dei Ministri degli Interni dell’UE prevede che la durata della detenzione amministrativa per i migranti irregolari sia estesa fino a 18 mesi: una misura sproporzionata che rappresenta una vera e propria criminalizzazione dei migranti, i quali vengono privati della loro libertà, rinchiusi in luoghi disumani e degradanti, senza aver commesso alcun reato.
La direttiva prevede inoltre la possibilità di trattenere ed espellere i minori non accompagnati, di rimpatriare i migranti in paesi diversi dal proprio e il divieto di reingresso in Europa fino a cinque anni.
Dal testo finale sono scomparse molte garanzie procedurali e tutele legali per i migranti che volessero fare ricorso contro l’espulsione, intaccando in questo modo anche i diritti di coloro che legittimamente aspirano all’ottenimento dell’asilo.
Perchè questa direttiva affonda gli standard europei ed internazionali di tutela dei diritti umani, peggiorando la condizione di accoglienza dei migranti, perchè in gioco non c’è soltanto la politica migratoria dell’Unione europea ma la natura stessa del nostro modello sociale,
perchè la legge deve essere uguale per tutti e le libertà fondamentali non si negoziano, facciamo appello ai Parlamentari europei affinchè non approvino questa direttiva.