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Verona – La casa è un diritto!

IWW Verona 26 agosto 2006

Sahid ha una famiglia con quattro bambini, ha un lavoro e non ha una casa. Dal 2001 ad oggi, ha più volte presentato domanda per l’assegnazione di un alloggio di edilizia popolare. Vizi formali ed errori burocratici gli hanno sempre impedito di averla. Allo stesso tempo a Verona si contano circa 5000 appartamenti sfitti, di cui 3000 di proprietà di ATER e AGEC, agenzie di edilizia popolare rispettivamente in gestione a Regione e Comune, ed ATER continua la sua politica cinica ed opportunista di messa in vendita degli appartamenti sul mercato immobiliare per costruire nuovi immobili ed accontentare la lobby dei costruttori.

Sahid e la sua famiglia quattro mesi fa hanno occupato uno dei tanti appartamenti sfitti e non assegnati di ATER, ora si ritrova con una denuncia penale per occupazione ed una ingiunzione di sgombero, perché ATER ha ben pensato di assegnare a luglio, quando era già venuta a conoscenza della situazione, lo stesso appartamento ad un’altra famiglia di migranti. Patetico tentativo di contrapporre bisogni e di sminuire la forza conflittuale di una tensione sociale che a Verona sta sempre più crescendo.

Non si tratta di stabilire chi ha più diritto a questo alloggio. Si tratta di denunciare una politica cieca di fronte alle reali necessità della popolazione, visto che dei 2500 sfratti pendenti a Verona il 50% riguarda pensionati ed il 30% famiglie a basso reddito. Si tratta di rivendicare un diritto, il diritto alla casa, che è di tutti: precari, migranti, pensionati, studenti, famiglie, tutti resi precari nella vita dalla discontinuità o scarsità di reddito e dalla mancanza di garanzie.

La famiglia di Sahid non è sola a reclamare il diritto alla casa, non sarà sola a fermare lo sgombero.