Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

da Corriere.it del 30 luglio 2010

Verona brinda, Cie più lontano Sito individuato in Polesine

L’indicazione è stata comunicata da Maroni al governatore Zaia

Verona tira un sospiro di sollievo. Motivo? Il Cie veneto avrà sede quasi certamente a Rovigo. Un notizia che potrebbe mettere fine a una lunga coda di polemiche in città e provincia e assopire così anche olo scontro fra Lega e Pdl su un tema spinoso come l’accoglienza del centro. L’indicazione sul Polesine è stata data dal ministro dell’Interno, Roberto Maroni, al presidente della Regione, Luca Zaia, durante la visita del ministro a Venezia, venerdì scorso, in un incontro che si era svolto a margine della firma del protocollo contro l’infiltrazione della criminalità organizzata nei lavori per la Pedemontana. Dello stesso tema, quel giorno, Maroni avrebbe parlato anche con il sindaco di Verona, Flavio Tosi e con altri esponenti politico-amministrativi leghisti.

Il Centro di Identificazione e di Espulsione per gli immigrati clandestini sorgerà in una zona della provincia polesana vicina ai confini con quella veronese. La questione era sorta a metà dello scorso aprile, quando proprio Maroni aveva annunciato di voler creare quattro nuovi centri in altrettante regioni: Marche, Campania, Toscana e, appunto, Veneto. Di lì, un fuoco di fila di polemiche durissime. Che a Verona erano diventate materia di scontro accesissimo anche all’interno della maggioranza e degli stessi singoli partiti. Il sindaco Tosi aveva dato a Maroni la disponibilità di accogliere il Cie a Verona. E le ipotesi di collocazione si erano rapidamente moltiplicate. Si era parlato di Villafranca (per la vicinanza delkl’aeroporto), della città capol u o g o (nella caserma Pietro Schiavo, in via Gelmetto 68, in zona Sacra Famiglia, fra Cadidavid e La Rizza) ma soprattutto di una scelta orientata verso Bovolone- Isola Rizza. Sul tema, scontri durissimi tra Forza Italia e Lega Nord, con reciproche accuse di incoerenza.

Ma anche all’interno della stessa Lega si erano registrati «mal di pancia» e dissensi, ufficializzati anche da amministratori comunali nella zona di Bovolone. Intanto Maroni procedeva ad una serie di colloqui discreti e top secret. Con interventi ari e felpatissimi. Il ministro però, proprio venerdì scorso, aveva testualmente dichiarato: ‘«Il Cie nel Veneto? Abbiamo individuato il sito insieme al presidente della Regione, Luca Zaia. Ma non è Tessera, come ha anticipato qualche giornalista». Niente Tessera, dunque, bensì la provincia di Rovigo.

Lillo Aldegheri