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da Sesto Potere del 13 febbraio 2004

Voto agli immigrati, il comune di Cesena sospende il progetto

(Sesto Potere) – Cesena – 13 febbraio 2004 – Il sindaco di Cesena, Giordano Conti, interviene sulla notizia della
direttiva contenuta nella circolare 4/2004 del Ministero degli Interni, che dichiara illegittima la decisione, presa da alcuni Comuni, fra i quali Forlì e Cesena, di ammettere i cittadini stranieri regolarmente residenti sul territorio comunale al voto per l’elezione dei consigli di circoscrizione. “Il Comune di Cesena – dice Conti – è uno di questi Comuni: la possibilità per i cittadini stranieri, residenti nel territorio comunale e in regola con le leggi sull’immigrazione, di votare per i consigli di quartiere è prevista nel nuovo regolamento dei Quartieri, adottato con delibera del Consiglio Comunale del marzo 2002.

La direttiva del ministero degli Interni non ha minimamente intaccato la convinzione della Giunta di Cesena di aver agito legittimamente; e anzi confermiamo la volontà di fare tutto il possibile per consentire, sulla base della legislazione vigente, il voto ai cittadini stranieri regolarmente residenti nel comune di Cesena. Tuttavia, dalle verifiche e valutazioni compiute, è emerso che se si procedesse ad ammettere al voto per i consigli di quartiere anche i cittadini stranieri, si potrebbe provocare la presentazione di esposti e ricorsi che, a prescindere dal loro esito, produrrebbero gravi difficoltà per il regolare esercizio dell’attività istituzionale”. “Allo stato attuale delle cose, e sulla base di tutte queste considerazioni – aggiunge il sindaco del Comune di Cesena -, abbiamo valutato di proporre al Consiglio Comunale di adottare un atto che non modifichi quanto già deliberato, ma ne sospenda gli effetti relativamente a quanto sollevato nella circolare ministeriale, in modo da garantire, comunque, il regolare svolgimento delle elezioni per il rinnovo dei Consigli di Quartiere. In altre parole, si propone di “congelare” per il momento la norma del regolamento dei Quartieri che prevede la possibilità di voto per gli stranieri.

Contemporaneamente, però, siamo intenzionati a promuovere ogni iniziativa istituzionale e politica affinché siano corretti i contenuti della circolare ministeriale nel rispetto delle prerogative statutarie già riconosciute alle Autonomie locali che attribuiscono la facoltà a Comuni come Cesena, con popolazione inferiore ai 100.000 abitanti, di decidere e regolamentare autonomamente l’istituzione di organi di partecipazione decentrata quali i Consigli di Quartiere”. Conti aggiunge che: “Siamo fermamente convinti che con il suo Statuto e con il Regolamento dei Quartieri, il Comune di Cesena abbia compiuto una scelta legittima e significativa. Infatti, diversamente dalle Circoscrizioni di decentramento amministrativo, regolate dalla legge elettorale nazionale, i Quartieri a Cesena sono organi di partecipazione e di rappresentanza delle istanze dei cittadini e dei loro territori.

Partecipano ed esprimono il loro parere alle scelte dell’Amministrazione Comunale e, perciò, li abbiamo ritenuti spazio particolarmente importante per promuovere la responsabilizzazione comunitaria e per favorire l’integrazione sociale degli stranieri regolarmente presenti. La decisione di sospendere l’efficacia del nostro provvedimento deriva esclusivamente dal senso di responsabilità: non vogliamo, infatti, che in seguito alla circolare del Ministero qualche eventuale ricorso possa determinare intralci amministrativi al regolare espletamento delle elezioni dei nuovi Consigli di Quartiere. Questa decisione, però, non intacca minimamente la convinzione della validità della nostra iniziativa, e siamo determinati a portare avanti tutte le iniziative opportune per far valere la nostra scelta. A questo proposito abbiamo attivato, per decidere eventuali azioni, l’ufficio legale del Comune”.(Sesto Potere)