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Voto immigrati – Requiem governativo?

A cura dell’Avv. Robrto Faure, Genova

Il Governo annulla il diritto di voto nei Comuni.
Su proposta del Ministro dell’Interno Amato, il Governo ha disposto l’
annullamento straordinario delle modifiche statutarie di Comuni che, come
Genova, hanno attribuito il diritto di voto – per gli organi Comunali – agli
stranieri da tempo residenti.
La notizia è sorprendente ed inquietante per chi si batte contro le
innumerevoli discriminazioni che subiscono gli immigrati in italia.
Quando il Governo Berlusconi decretò l’annullamento straordinario del
diritto di voto a Genova, l’Ulivo insorse ed il Comune ricorse al TAR; lo
stesso accadde in altri Comuni che avevano seguito la strada genovese.
Oggi la notizia dell’annullamento governativo del voto nei Comuni neppure
compare sui giornali.

Se l’annullamento in questione fosse il preludio ad una legge nazionale che
attribuisse finalmente il voto amministrativo, come previsto dalle
convenzioni internazionali, sarebbe un segno positivo.
Al contrario, non risulta in calendario al Parlamento nessuna legge sul voto
per i residenti non cittadini.
Chi a maggio 2006 aveva chiesto al nuovo Governo di revocare l’”annullamento
straordinario” del Governo Berlusconi contro la delibera del Comune di
Genova sul voto, oggi mastica amaro.
Nelle ormai prossime tornate amministrative l’ordine neo-liberista è
garantito.

Il voto sarà “rigorosamente bianco” e le campagne elettorali saranno ancora
palestra di xenofobia dispiegata o sottintesa, senza tema di punizione nell’
urna da parte dei milioni di stranieri in patria che, col loro lavoro, anche
il Italia reggono il piano più basso della piramide economica.

Genova, 10.9.2006