E’ partito alle 7.00 di questa mattina l’aereo che ha deportato in Ghana 27 dei 31 profughi della Cap Anamur trasferiti ieri dai cpt di Ponte Galeria e di Pian del Lago. I lanci di agenzia riferiscono che le sei ore di ritardo rispetto alla partenza dell’aereo sono dovute al fatto che la polizia più volte è salita a bordo "per calmare i cittadini rimpatriati". Inoltre poco prima della partenza 4 di queste persone sono state fatte scendere.
"Questa vicenda è stata gestita manu militari dal governo italiano", commenta Alessandro Metz, consigliere regionale Verdi Friuli Venezia Giulia, "assistiamo oggi ad una più totale violazione dei diritti del cittadino".
[ascolta l’intervista sul sito sherwood.it]
Nel frattempo Pisanu, ministro degli interno, sostiene ed applaude questa operazione di polizia e rende pubblico il contenuto della circolare inviata a Prefetture e Questure sul comportamento da seguire a seguito della sentenza 222 della Corte costituzionale che boccia alcuni articoli della famigerata legge Boss-Fini. "I clandestini che non abbiano rispettato l’ordine di lasciare l’Italia entro 5 giorni e che non possono più essere arrestati, dovranno essere accompagnati nei Centri di permanenza temporanea dove resteranno per 60 giorni per le procedure di identificazioni", si legge nella circolare.
La vicenda dei profughi della Cap Anamur racchiude in sé tutti gli elementi, peggiori ed emblematici, delle attuali politiche liberiste nei confronti della vita. Il primo elemento è certamente quello della produzione scientifica di rifugiati, usati come permanente arma di destabilizzazione di vasti territori che poi saranno, un giorno, eventualmente ricolonizzati. Questo quanto scrive oggi Raffaele Salinari, Terres des hommes, sul quotidiano Il Manifesto.
L’intervista a Raffaele Salinari.
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