Parma – «Fra 6 ore parte la nave e tu devi salutare i tuoi familiari, i tuoi amici, il tuo paese, senza sapere se li rivedrai mai più. Puoi portarti dietro solo una busta di plastica, il resto lo devi abbandonare. Cosa
Berna – C’è baruffa fra dipartimenti federali svizzeri. Oggetto del contendere, una brutta storia di rimpatri forzati verso la Repubblica Democratica del Congo. Secondo l’Alto Commissariato Onu per i rifugiati, il Congo è uno dei paesi nei quali è opportuno evitare il
«Respingere tempestivamente le domande infondate» di asilo era una priorità del semestre italiano di presidenza dell’Unione Europea. Lo aveva spiegato il 9 luglio scorso alla commissione affari interni dell’Europarlamento il ministro Pisanu. La riunione dei ministri dell’interno di ieri e l’altro ieri
Tira una brutta aria, oggi, sull’ultimo consiglio europeo dei ministri della giustizia e degli affari interni (Ugai) guidato dalla presidenza italiana a Bruxelles. L’incontro, infatti, è stato preceduto da comunicati durissimi inviati dagli organismi che si occupano dei richiedenti asilo e dei
Un seminario europeo studia il modo di «filtrare» i rifugiati tenendoli lontani. Con qualche chance in più Alternative Una proposta punta su nuove quote di ingresso da paesi terzi già meta di asilanti; un’altra su «ambasciate» speciali Ue. E su canali sicuri
Niente asilo agli oppositori africani di Ornella Bellucci
A Bari un gruppo di congolesi rischia la deportazione immediata nelle mani del regime che li vuole morti
Diritto d’asilo, ma in gabbia di Luca Tomassini
In Olanda centri di detenzione per migranti sempre più grandi, anche per bambini
“Ho avuto conferma che Mohammad Al Sahri è morto il 28 febbraio scorso sotto tortura”. La parole di Christopher Hein, direttore del Cir (Consiglio italiano per i rifugiati) lasciano senza respiro. E soprattutto senza più speranze. Per l’ingegnere siriano Al Sahri, deportato
Italia, non sei terra d’asilo di Cinzia Gubbini
L'Onu denuncia le inadeguatezze di Roma nell'accoglienza ai profughi
Da via della Pisana, periferia sud est di Roma, si svolta a destra su una stradina sterrata, fino a raggiungere un prato. Fa un caldo da morire e sembra di avere le traveggole: ci sono materassi per terra, reti da letto appoggiate
Palermo – «Forse era meglio restare nel mio paese, morire lì…». L’amarezza di Zacharia è racchiusa in poche parole, pronunciate senza enfasi. Ma lui non crede davvero che sarebbe stato meglio rimanere in Sudan, preda delle bande e della guerra che sta