Attendono con pazienza, accucciati negli angoli delle strade. Attendono all’ombra perché, qui a Zarzis, nella Tunisia meridionale, il sole picchia duro anche la mattina presto. Vengono per lo più dai Paesi subsahariani come il Niger, il Ciad o il Sudan. Quasi tutti
Imed ha un magazzino pieno di scarpe. Non sono sue. Le ha ricevute dalle madri, dai padri e dai figli dei migranti scomparsi mentre tentavano di raggiungere l’Europa. Sono le scarpe dei loro figli, dei loro padri, quelle che Imed raccoglie. Sono
A vederli così, con tanto di foto scannerizzate, timbri in sovrimpressione, matricole e loghi ufficiali dell’Unhcr, sembrerebbero documenti veri. E, per certi versi, lo sono pure. C’è solo un particolare affatto insignificante: non sono riconosciuti neppure dallo stesso Paese in cui sono
A Zarzis si arriva, si parte e si muore. Sulle bianche sabbie che buttano a mare della cittadina sono rimasti ancora degli ombrelloni a testimoniare un trascorso turistico neppure troppo lontano. Siamo in Tunisia, nel governatorato di Médenine, nella costa sud. Zarzis,
DossierLibia lancia un appello perché vengano aperti immediatamente dei corridoi umanitari
Acqua solo a pagamento. A Zawiya ora si muore anche di sete
Il centro di detenzioni di Tajoura, a pochi chilometri ad est di Tripoli, è stato sottoposto ieri ad un violento bombardamento aereo. Secondo Malek Merset, portavoce del Governo di Alleanza Nazionale guidato dal presidente Fayez al-Serraj, l’attacco sarebbe da attribuire alle milizie
L’accordo con la Libia è illegittimo. Lo afferma il Tribunale di Trapani che assolve i migranti della Vos Thalassa per “legittima difesa”
Erano accusati di ammutinamento e aggressione ma il giudice ha stabilito che è lecito ribellarsi contro chi ti vuole riconsegnare ai tuoi torturatori
L’appello di Dossier Libia: “Tutti gli uomini e le donne e i bambini siano fatti evacuare dai centri di detenzione e portati in un paese sicuro”
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Carne da cannone. In Libia i profughi dei campi sono arruolati a forza e mandati a combattere
Riccardo Bottazzo, Dossier Libia - 8 aprile 2019
Nessuna e nessuno scampa allo stupro. Nei centri libici l’impunità dei carcerieri è la regola
Racconti orribili emergono dal report della Commissione Onu per le donne rifugiate
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Dossier Libia - Abusi e violazioni sull'altra sponda del Mediterraneo
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Video-intervista a Gaetano Marchese, psicologo dell’equipe multidisciplinare di Cosenza per le vittime di tortura