Teulada – Il primo avvistamento l’altro ieri: tre piccole imbarcazioni, con diciassette persone a bordo, sono state intercettate da un elicottero della Guardia di Finanza a quaranta miglia dalle coste di Teulada. Il secondo, alle 15 di ieri: un mercantile che incrociava
Il ministero dell’Interno ha dato i suoi numeri.
Un breve commento alle cifre rilasciate in relazione agli sbarchi dei migranti sulle coste italiane avvenuti nel 2006.
A poco più di un anno di distanza dai tragici avvenimenti dell’autunno 2005, i cittadini subsahariani del Marocco, vittime delle politiche securitarie portate avanti dall’Unione europea e dai suoi “partners” continuano a venire perseguitati semplicemente in nome della protezione delle frontiere esterne
Rafles De Subsahariens au Maroc a Noel 2006
Rapport à l’Association Migreurop réalisée par J. Valluy (Université Paris 1, CRPS, CEAf, TERRA, MIGREUROP)
Halte aux rafles et déportations de migrants. Les droits humains sont les mêmes pour tous
Refoulement des Ressortissants Subsahariens au Maroc: Lettre Ouverte et Communique de presse
Il 25 agosto del 2004, appena pochi giorni dopo le espulsioni collettive in Ghana ed in Nigeria dei naufraghi salvati nel canale di Sicilia dalla nave tedesca Cap Anamur, Berlusconi affermava che “ Gheddafi è un grande amico mio e dell’Italia”, definendolo
Come si può accettare che i rifugiati vengano uccisi alle frontiere dell’Europa ?
di Michel Agier e Jérôme Valluy*
Presidio contro le espulsioni davanti all’ambasciata del Marocco Per il rispetto dei diritti dei migranti. Il 23 dicembre scorso, all’alba, in divesri quartieri di Rabat, il governo del Marocco ha messo a punto un gigantesco rastrellamento ai danni dei migranti africani. Più
Comunicato relativo all’operazione di polizia condotta contro dei migranti subsahariani a Rabat
Comunicato stampa dell'Ufficio Politico del Partito Socialista Unificato.
La polizia del Marocco ha effettuato una grande retata a Rabat, tra il 23 ed il 24 dicembre, prelevando dalle loro abitazioni decine di migranti, molti dei quali già in possesso dello status di rifugiato riconosciuto dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per