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Diritto di voto – Circolare del Min. dell’Interno toglie i diritti voluti da molte amministrazioni comunali

Dichiarazione di Marcello Saponaro, Pres.Consiglio Comunale Dalmine (Bg)

E’ del 22 Gennaio la pubblicazione della Circolare del Ministero dell’Interno nr. 4/2004 con la quale si delegittima ogni iniziativa comunale volta a istituire il diritto (parziale) di voto e di espressione ai cittadini di paesi extraeuropei, forzando con una interpretazione restrittiva le leggi e le direttive comunitarie in vigore.

Nella circolare 4 del 2004 si legge infatti che le leggi che limitano il diritto di voto amministrativo ai soli cittadini italiani maggiorenni “si ritiene debbano estendersi alle consultazioni per l’elezione degli organi di decentramento comunale (consigli circoscrizionali o di quartiere)”. In pratica si estende agli organi di decentramento quanto statuito espressamente per i Consigli Comunali e Provinciali dalla Legge Nazionale.

E’ di questa estate la proposta del Vice Presidente del Consiglio Gianfranco Fini di estendere ai Cittadini stranieri il voto amministrativo. Una proposta che puo’ contare, sulla carta, di una larga maggioranza parlamentare: tutto il centro sinistra, larghi settori di Forza Italia e, ora, Alleanza Nazionale.

Nulla pero’ si e’ mosso in Parlamento per garantire il diritto di voto in tempo la consultazione amministrativa del prossimo Giugno 2004. I cittadini stranieri non potranno quindi votare, anche se da anni lavorano e pagano le tasse allo Stato, alle Regioni e alle Amministrazioni Comunali. Pagano le tasse ma non hanno diritto a determinare le modalita’ di spesa, neppure nelle amministrazioni a loro piu’ vicine, i Comuni.

Ora questa Circolare – dichiara Marcello Saponaro, Presidente del Consiglio Comunale di Dalmine – cancella quelle “forzature democratiche” volute nei propri Statuti da alcune Amministrazioni Comunali per garantire il diritto di voto almeno negli organi di decentramento”.

Il Consiglio Comunale di Dalmine e’ dal 26 Aprile 2004 che ha inserito il diritto di voto per tutti i residenti che abbiano compiuto il 16° anno di eta’ nell’elezione dei “Comitati di Quartiere” e nei “Referendum Consultivi Comunali”.
I Comitati di Quartiere nello Statuto del Comune di Dalmine (22mila abitanti in Provincia di Bergamo) non sono istituti di “decentramento amministrativo”, bensi’ organismi di “partecipazione”.

“Non ritengo quindi che la circolare debba essere applicata anche al caso di Dalmine – prosegue Saponaro – ma ne verificheremo l’interpretazione corretta, nei prossimi giorni, con il Prefetto di Bergamo”.

“Rimane in ogni caso l’amarezza – continua il Presidente del Consiglio Comunale di Dalmine – per una proposta giusta e “liberale” che viene utilizzata da una forza politica nazionale al solo scopo di regolare i conti all’interno della propria maggioranza di governo. Ancora una volta – conclude Saponaro – i regolamenti di conti politici vengono fatti sulla pelle di Cittadini senza diritti. Mi auguro al piu’ presto l’inizio della discussione di questa importante riforma che va nella direzione di una maggiore integrazione dei cittadini stranieri”.