Progetto Melting Pot Europa
Per la promozione dei diritti di cittadinanza

redazione@meltingpot.org

Iscriviti alla newsletter
English | Français | Español

Formazione

Scopri i percorsi formativi a cura del Progetto Melting Pot Europa

SANS-PAPIERS

Home sans-papiers

Normativa

Archivio e guida legislativa
Guida legislativa
Testo Unico Immigrazione
Regolamento di attuazione
Normativa italiana
Normativa europea
Giurisprudenza italiana
Giurisprudenza europea
Accordi e trattati internazionali

Schede pratiche

Consulta le schede

DIRITTI DI CITTADINANZA

Home cittadinanza
Notizie, approfondimenti, interviste e appelli
Campagna #overthefortress
Around Europe
Questione asilo
Agenda
Rassegna stampa

Rubriche

Speciale Asilo
Speciale CIE - CPR
Campagna #overthefortress
A proposito di Accoglienza
Confini e barriere
Frontiere del controllo
Il punto di vista dell’operatore
Osservatorio Commissioni Territoriali
Papers
Speciale Hotspot
SPRAR
Voci dal Sud
Migrarte
Archivio delle Rubriche

Ricerca

Argomenti sans-papiers
Argomenti cittadinanze
Tag geografiche

Multimedia

Video
Immagini
Audio

Chi siamo

Il progetto
Sostienici
Assegnaci il tuo 5‰
Iscriviti alla newsletter
Servizi
Formazione Melting Pot
Aiutaci a tradurre
Autori e traduttori
Avvocati
Collabora
Seguici
Contatti

Per l'assistenza gratuita nella compilazione delle tue pratiche rivolgiti a:

Tweet di @MeltingPotEU
Home » Cittadinanze » Notizie, approfondimenti, interviste e appelli
Versione per la stampa

Campagna del pomodoro in Basilicata: aumenta il numero dei contratti ma il 92% dei braccianti ricorre ancora al caporale

Positivo l’aumento delle assunzioni in regola e delle ispezioni, ma resta preoccupante il dato sul caporalato. A fronte di 320 lavoratori accolti nei 2 centri di accoglienza predisposti dalla Regione, MEDU stima che siano stati oltre 1.000 i lavoratori presenti negli insediamenti precari.

Roma, 1 ottobre 2015 - Da luglio a settembre 2015, un team di Medici per i Diritti Umani (MEDU) ha operato nell’area del Vulture-Alto Bradano, prestando con una clinica mobile prima assistenza medica e orientamento socio-sanitario a 377 migranti provenienti per la gran parte dall’Africa sub sahariana occidentale, per un totale di 577 visite mediche, tra primi (377), secondi (143), terzi (45) e quarti (12) accessi. Le zone di intervento hanno riguardato numerosi insediamenti informali ubicati nei comuni di Venosa, Palazzo San Gervasio, Montemilone e Lavello.

Il 95% dei lavoratori agricoli stranieri incontrati era regolarmente presente in Italia: il 34% con un permesso di soggiorno per motivi umanitari, il 28% per lavoro subordinato, il 12% con carta di soggiorno, l’11% per protezione internazionale, il 12% con altre tipologie di permesso di soggiorno. Di questi, l’88%, aveva un contratto di lavoro, un dato in aumento rispetto a quello rilevato da MEDU durante la scorsa stagione e da ricollegare tra l’altro all’aumento dei controlli da parte degli ispettori del lavoro. Nonostante ciò, in base ai dati raccolti, il 92% dei braccianti con regolare contratto continuava a ricorre ad un intermediario per trovare lavoro ed era retribuito a cottimo, in violazione dei contratti provinciali. La quasi totalità di questi, inoltre, non sapeva se avrebbe ricevuto una busta paga né il versamento dei contributi corrispettivi alle ore effettivamente lavorate. L’istituzione delle liste di prenotazione nel 2014 ha rappresentato un’importante iniziativa istituzionale, ma nei fatti insufficiente nel contrastare il pervasivo sistema del caporalato. In assenza di un efficace sistema di incontro tra domanda e offerta di lavoro, di controlli più incisivi e di indici di congruità che permettano la verifica delle giornate di lavoro versate ai braccianti, l’esistenza di regolari contratti e di liste di prenotazione per l’impiego non garantisce l’effettiva tutela dei diritti sul lavoro né dignitose condizioni di vita.

Per quanto riguarda le condizioni alloggiative, nonostante l’apertura a metà agosto di due centri di accoglienza per lavoratori a Palazzo San Gervasio e a Venosa, che hanno ospitato tra agosto e settembre circa 320 persone (dato del 29 settembre), MEDU stima che siano oltre 1000 i lavoratori stranieri che hanno trovato rifugio in case abbandonate, baracche e tende limitrofe alle aree di raccolta, in assenza di acqua, luce e servizi igienici. Tali insediamenti informali hanno conosciuto un’ulteriore espansione rispetto alla stagione precedente, con un inevitabile deterioramento delle condizioni di vita a causa della mancanza di acqua potabile - fino al 2014 garantita dalla Regione nel ghetto di Boreano - e del sovraffollamento delle baracche, spesso costruite con le macerie di alcuni casolari che erano stati abbattuti per disincentivarne l’occupazione.

In base ai dati e alle informazioni riportate, è già possibile trarre alcune conclusioni, rimandando a un rapporto di prossima pubblicazione le analisi più complete. La presenza all’interno dei centri di accoglienza di un presidio stagionale dell’ufficio per l’impiego in grado di gestire nel suo complesso il lavoro dei braccianti, a partire dall’ingaggio per arrivare ai servizi di trasporto, avrebbe facilitato la gestione e la distribuzione della manodopera nel territorio e consentito un maggiore controllo sul numero di giornate realmente effettuate dai lavoratori ospiti della struttura. In tal modo, le misure adottate avrebbero contribuito in modo concreto a garantire migliori condizioni di vita e di lavoro, incentivando lo spostamento dei lavoratori dai ghetti e favorendo il contrasto del caporalato.

Medici per i Diritti Umani (MEDU) ha avviato a gennaio 2014 il progetto “TERRAGIUSTA. Contro lo sfruttamento dei lavoratori migranti in agricoltura” in collaborazione con l’Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione (ASGI) e il Laboratorio di Teoria e Pratica dei Diritti (LTPD) del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università Roma Tre. Il progetto è realizzato con il supporto della Fondazione Charlemagne, di Open Society Foundations, della Fondazione con il Sud e della Fondazione Nando Peretti.

vedi sito www.mediciperidirittiumani.org

Vedi anche

  • Presentato oggi al Comune di Reggio Calabria il Rapporto “TerraIngiusta” di Medici per i Diritti Umani
  • Dal Sele a Rosarno schiavi sono anche i braccianti stanziali
  • Nuovi schiavi
  • Chi ha ucciso Mohamed?
  • Medici per i Diritti Umani con ASGI e LTPD presenta TERRAINGIUSTA
[ 1 ottobre 2015 ]
Sostieni il Progetto Melting Pot Europa!
Dona almeno 1€ - Inserisci l'importo:

TAG

ARGOMENTI:
Lavoro, Lavoro stagionale

Chi siamo

  • Il progetto
  • Sostienici
  • Assegnaci il tuo 5‰
  • Iscriviti alla newsletter
  • Servizi
  • Formazione Melting Pot
  • Aiutaci a tradurre
  • Autori e traduttori
  • Avvocati
  • Collabora
  • Seguici
  • Contatti

Cittadinanze

  • Notizie, approfondimenti, interviste e appelli
  • Around Europe
  • Questione asilo
  • Agenda
  • Rassegna stampa

Sans papier

Normativa

  • Archivio e guida legislativa
  • Guida legislativa
  • Testo Unico Immigrazione
  • Normativa italiana
  • Normativa europea
  • Giurisprudenza italiana
  • Giurisprudenza europea
  • Accordi e trattati internazionali

Schede pratiche

Rubriche

  • Speciale CIE
  • Campagna #overthefortress
  • A proposito di Accoglienza
  • Confini e barriere
  • Frontiere del controllo
  • Il punto di vista dell’operatore
  • Osservatorio Commissioni Territoriali
  • Papers
  • Speciale Hotspot
  • SPRAR
  • Voci dal Sud

Ricerca

  • Argomenti sans papiers
  • Argomenti cittadinanza
  • Tag geografiche

Multimedia

  • Video
  • Immagini
  • Audio

Social

facebook

twitter

youtube

rss

TELE RADIO CITY s.c.s.

Onlus
P.I. 00994500288
Iscr. Albo Soc. Coop.
n. A121522

CREDITS

web design HCE s.r.l.

2003-2018
creative commons

Cookies