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da Il Nuovo on-line del 3 aprile 2003

Bossi-Fini, il ministero accoglie l’accordo di Milano

Milano – L’immigrato che perde il posto può essere assunto da un nuovo datore di lavoro e non rischia di rimanere “irregolare”: sì, dunque, a una regolarizzazione “bis”. Il ministero del Welfare ha accolto, infatti, l’accordo di Milano, respinto giorni fa, sulla regolarizzazione degli immigrati. L’accordo che era stato raggiunto a Milano è stato recepito dal Ministero dell’Interno che stamani ha emanato una circolare a tutte le Prefetture.

La circolare dispone che il lavoratore extracomunitario in attesa di regolarizzazione, il quale sia rimasto senza lavoro (e che quindi diventerebbe un irregolare), può essere regolarizzato da un nuovo datore di lavoro attraverso una procedura da seguire presso appositi sportelli attivati nelle Prefetture. Questa procedura avrà carattere prioritario e – una volta accertato il possesso dei requisiti richiesti – si concluderà con la stipula di un nuovo contratto di lavoro e con il rilascio di un permesso di soggiorno della durata di un anno.

La circolare è stata quindi diramata nel pomeriggio dal Ministero del Welfare a tutte le direzioni Provinciali e Regionali. Le nuove disposizioni, come spiega la circolare del Ministero dell’Interno, sono state decise d’intesa col ministero del Lavoro. La circolare stessa è stata diffusa dal Welfare, accompagnata da questa nota: “Il ministero del Welfare comunica che oggi pomeriggio ha diramato a tutte le Direzioni Regionali e a tutte le direzioni Provinciali del Lavoro la copia della circolare emanata questa mattina dal Ministero degli Interni, che affronta il problema sollevato dalla Questura di Milano relativo alle procedure di legalizzazione dei cittadini extracomunitari che abbiano presentato domanda di regolarizzazione (così come previsto dalla legge Bossi-Fini) e che nel frattempo siano rimasti senza lavoro”.

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