Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

da La Gazzetta di Modena del 3 aprile 2003

Cpt, soltanto 20 secondi per fuggire

Tunisino scala la rete e se ne va, mentre gli altri inscenano protesta

Modena – La battuta gira ormai da alcune settimane: «Il Cpt preferito dai clandestini in Italia? Quello di Modena, perchè è nuovo, sei servito, riverito e puoi andartene in qualsiasi momento».
L’ironia deriva ovviamente dal fatto che, in poco più di 5 mesi, tra quelle dirette e quelle tramite Policlinico, siamo già sulla soglia di 20 evasioni – o allontanamenti come tengono a precisare in questura e prefettura – dal centro di permanenza clandestini di S.Anna. L’ultima fuga, in ordine di tempo, risale alla notte tra lunedì e martedì, ma la notizia complice l’ormai istituzionale riserbo imposto attorno alla struttura per immigrati – è filtrata solo nella mattinata di ieri, da canali ufficiosi.
Il copione è quasi identico alla primissima evasione, risalente allo scorso ottobre, il fuggitivo – un magrebino pare di origini tunisine – ha messo in atto il suo piano nel cuore della notte. Si è portato nel cortile interno, ha scalato la cancellata che delimita i moduli abitativi e l’ha utilizzata come strada per raggiungere il tetto.
Da qui, con l’aiuto del tubo della grondaia è sceso nel cortile esterno, ha nuovamente scalato la cancellata che separa il Cpt dai campi adiacenti ed è scomparso.
A questo canovaccio-tipo vanno però aggiunte due varianti. La prima costituita dal tempo da record realizzato dall’atletico fuggitivo: ha impiegato poco più di venti secondi, cronometrati dal video che ha ripreso il tutto, per portare a termine il percorso.
Si dirà ma se le telecamere stavano riprendendo tutto, come mai nessuno è intervenuto?
Qui subentra la seconda novità. La fuga è stata ben coperta da un gruppo di altri ospiti, che ha appositamente inscenato una rivolta caotica coinvolgendo gli operatori della Misericordia. Di conseguenza le forze dell’ordine – come avviene quotidianamente – sono accorse per tutelare la loro incolumità distogliendo l’attenzioen dagli altri ospiti. Questo era lo scopo della sommossa.
La fuga è stata scoperta quando ormai era troppo tardi. Inutile la corsa delle forze dell’ordine addette alla vigilanza all’esterno del Cpt e la successiva ricerca della Volanti nella zona: del fuggitivo nessuna traccia.
Martedì quindi, nel corso della visita del prefetto e del questore – già programmata per valutare alcune misure sollecitate dai sindacati di polizia – gli alti rappresentanti istituzionali della nostra città hanno dovuto per l’ennesima volta cercare di valutare come fare per evitare che si verifichino nuovi allontanamenti.
Misure in tal senso erano già state prese dopo le numerose altre fughe, ma evidentemente non sono bastate. Prefetto e questore hanno anche dovuto prendere atto che, settimana dopo settimana, l’ammontare dei danni alla struttura provocati dalle ribellioni e reazioni degli ospiti, che vogliono riuscire ad arrivare al Policlinico per poi andarsene, sono aumentate. Si parla di migliaia e migliaia di euro di danni a spese della collettività, dovuti soprattutto alle porte tagliafuoco blindate sfasciate o smurate, per non parlare dei vetri rotti e di altri arredi distrutti.
and.mar

[articolo originale]