Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

Comunicato stampa del Forum sociale di Modena

Speriamo che escano tutti/e

Speriamo proprio che escano tutti/e, e presto, dal CPT di Modena. Speriamo non debbano uscire dalle condutture, dai tubi, scavalcando le reti, ma che possano farlo in piedi, a testa alta, come persone libere. Sarebbe piuttosto normale, visto che non hanno commesso alcun reato. Intanto però il film era piaciuto (7 uomini in fuga, uscito a febbraio) e così i migranti, generosamente, hanno concesso il bis. E sono 14. Contando gli altri, pare che si arrivi a 27 fuggitivi. Contro 29 accompagnamenti in frontiera secondo la prefettura. Ventinove irregolari espulsi in 6 mesi sono costati alla collettività miliardi e al senso civico della città una ferita insanabile.

Non ci stancheremo mai di ricordare che i soldi, consumati nella realizzazione di questa struttura e per il suo funzionamento, potevano essere utilizzati per aiutare le persone a vivere un’esistenza dignitosa in questa città, da qualunque zona d’Italia o del mondo essi provengano. Quante sono le persone che lavorano a Modena e dintorni senza trovare sistemazioni adeguate o affitti accessibili?

Ormai è imbarazzante: fughe, autolesionismo, rivolte. Non c’è un giorno tranquillo al CPT? No, non c’è e non può esserci, perché chi è detenuto ingiustamente si ribella e perché chi scappa dalla fame non vuole tornarci. Come diciamo da oltre un anno, perché a differenza di altri abbiamo avuto la pazienza di guardare le altre esperienze. Come ormai hanno capito in tanti, compresi i DS regionali e l’Unità. Ormai perfino i sindacati di polizia ne chiedono la chiusura (per fare lavori di sicurezza dicono loro, perché ingiusto e inefficace, dunque per sempre diciamo noi). Ma chi decide abita da un altra parte! Dunque arrivederci… al prossimo film.

Gruppo immigrazione del Forum Sociale di Modena