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da Liberazione del 30 settembre 2003

I vigili “sfrattano” un immigrato, Caserta scende in piazza di Antonella Palermo

Occupata per due ore la centralissima piazza Cattaneo. «A qualcuno non è andato giù il successo del Forum contro il neoliberismo»

Sullo sfondo di una tre giorni del Forum contro il Neoliberismo ricca di dibattiti e incontri, la miscela tra la Bossi-Fini e un governo cittadino di centrodestra diventa più esplosiva del solito. E la serata conclusiva della festa del movimento casertano si è trasformata nell’ennesima battaglia in difesa dei migranti. Oltre un centinaio di persone, tra militanti del Forum, del centro sociale “ex canapificio”, di Rifondazione Comunista e tanti passanti, ha occupato per ben due ore la centralissima Piazza Cattaneo per protestare contro una pattuglia di vigili urbani che aveva pensato bene di adempiere al sacro compito di tutrice dell’ordine sequestrando lo stand allestito da un senegalese nello spazio destinato al forum.
Non è una novità a Caserta che i migranti vengano sfrattati e allontanati in malo modo dai caschi bianchi. Ma quella di domenica sera ha il lezzo di un’azione mirata: «Non comprendiamo la natura di questo gesto da parte delle forze dell’ordine – ha commentato lo stesso segretario della federazione del Prc Caserta Enrico Milani – considerato che il banchetto in questione era dotato di regolare autorizzazione e rientrava a tutti gli effetti nell’organizzazione della tre giorni di festa dal titolo “Rovesciamo il mondo” allestita dal Forum casertano».

Milani si è dovuto recare personalmente al comando della polizia municipale dove ha dimostrato la regolarità di quel banchetto esibendo i permessi concessi da questura e comune. «E’ incredibile – ha poi aggiunto – come il nostro Paese, che ha dimostrato di essere incapace di garantire l’energia elettrica, sia poi così solerte nel sequestrare i monili di un immigrato. Una situazione allarmante che mette a rischio lo stesso concetto di democrazia». La verità, sostiene Milani, è che «a qualcuno non è andata giù l’ottima organizzazione messa in campo dai militanti antiliberisti».

Ed in effetti il blitz dei caschi bianchi è avvenuto proprio mentre stava per cominciare il dibattito con Rino Malinconico del Laboratorio Gramigna e Onofrio Piccolo, assessore alla Cultura del Comune di Pomigliano d’Arco. Un dibattito che, per forza maggiore, è stato “sacrificato” ma, in cambio, il blocco ha sortito l’effetto sperato: nessun provvedimento restrittivo è stato emesso nei confronti del senegalese.