Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

Documento a cura dell'Ass.ne Agorà di Mondi, Bologna

Immigrazione e prospettive di genere

Un contributo da parte delle donne di Agorà di Mondi sulle politiche di accoglienza e integrazione per immigrate e immigrati

L’Associazione “Agorà dei Mondi”

1. desidera, mediante il presente parere, sottolineare l’importanza fondamentale della prospettiva di genere nelle questioni relative all’immigrazione e all’integrazione; una mancanza di attenzione per le specifiche questioni di genere connesse con l’immigrazione e l’integrazione può avere effetti devastanti per le donne interessate così come per la società nel suo insieme, e in particolare per le società nel cui seno vivono tali donne;

2. rileva la necessità di prendere in considerazione il fatto che le donne immigrate spesso sono particolarmente vulnerabili alla violenza sessuale e domestica a causa della loro situazione spesso difficile e della scarsa conoscenza dei paesi in cui risiedono;

3. desidera al riguardo porre l’accento sulla situazione estremamente vulnerabile delle immigrate illegali impiegate come collaboratrici domestiche o in posizioni analoghe, che non possono o non vogliono denunciare episodi di violenza o discriminazione, a carattere sessuale o altro, poiché spesso dipendono totalmente dal loro datore di lavoro;

4. rileva il fatto che le donne immigrate spesso hanno soltanto diritti derivati, il che significa che nei loro paesi d’origine esse hanno diritti esclusivamente attraverso il marito; è pertanto essenziale fornire alle donne e alle ragazze immigrate informazioni esaustive e strategie tali da renderle capaci di godere dei diritti e delle opportunità che esistono per le donne nel paese dove risiedono;

5. sottolinea l’importanza di offrire servizi di consulenza disponibili e gratuiti alle donne immigrate aventi esigenze specifiche, ovvero di mettere a disposizione centri di consulenza femminili e centri di assistenza d’emergenza per le donne in difficoltà;

6. rileva che i servizi di consulenza devono essere sensibili alle questioni tanto di genere quanto culturali (ad esempio, devono essere gestiti da donne che conoscono i paesi di emigrazione in termini di cultura, modelli familiari ecc.);

7. sottolinea l’esigenza di studiare le cause della situazione degli immigrati e dei profughi sia illegali che legali, in particolare per quanto riguarda le donne immigrate e richiedenti asilo, che potrebbero aver dovuto emigrare a causa di discriminazioni o persecuzioni basate sul genere;

8. rileva, in tale contesto, la necessità di coordinare la politica regionale in materia di immigrazione e integrazione con le politiche regionali in materia di sviluppo e aiuto allo sviluppo, al fine di mettere a fuoco le specifiche problematiche di genere che si stanno apparentemente espandendo, come ad esempio la femminilizzazione della povertà;

9. evidenzia l’importanza fondamentale di speciali azioni di integrazione focalizzate sul genere, come ad esempio mettere a disposizione e rendere accessibili speciali ritrovi a carattere culturale e educativo per donne immigrate, in cui esse possano incontrare donne provenienti dai loro paesi, mediante la diffusione di informazioni relative a detti ritrovi in tutte le lingue nonché attraverso uno sforzo strutturato e consapevole volto a sostenere politicamente lo sviluppo e la regolarità di tali ritrovi;

10. sottolinea l’enorme importanza di inserire le questioni di genere in tutte le politiche regionali e sollecita un riconoscimento molto più approfondito dei problemi specifici e spesso devastanti che le donne devono affrontare quando immigrano e si integrano in un paese straniero.