Quattro dei sette clandestini fuggiti martedì sera dal Centro di permanenza temporanea di viale Napoleone Colajanni, sono stati rintracciati dalle forze dell’ordine: due attorno alla mezzanotte, nei pressi della stazione ferroviaria, altri due ieri mattina, verso le 8,30, in zona Ibla.
All’appello quindi ne mancano tre. Le ricerche di Polizia di Stato e Carabinieri, a tappeto anche per tutta la giornata di ieri, non hanno dato alcun esito.
Al Cpt di viale Colajanni ieri, dopo un’avvisaglia di protesta attorno alle 13 subito rientrata, è tornata la calma, specie dopo i colloquì chiarificatori che hanno avuto con gli ospiti nordafricani il dirigente anticrimine della questura, Rosario Cassisi, resposabile dell’ordine pubblico al Centro, e il presidente provinciale della Cri, Giovanni Beretta. Al Cpt si è portato anche il comandante della Compagnia dei carabinieri, cap. Fabrizio Reginato.
«Si è voluto montare un caso dal nulla – ha detto il dott. Cassisi -; da una semplice, civile, protesta, di alcuni degli ospiti che avevano qualcosa da ridire sulla regolamentazione della struttura, si è passato alla diffusione di notizie prive di ogni fondamento, come l’incendio di alcuni materassi o la rissa fra clandestini».
In serata, sulla fuga di martedì sera, si è avuta una nota della federazione ragusana del partito della Rifondazione comunista: «Il Prc – è detto fra l’altro – ribadisce il no secco ai Cpt e comunica la sua adesione alla costituenda Rete antirazzista iblea. Il Prc preannuncia che su quanto accaduto martedì sera verrà presentata nei prossimi giorni una interrogazione parlamentare».
G. P.