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Veneto – In progetto un nuovo lager per migranti

Commento di Luca Bertolino - associazione Razzismo Stop

Maurizio Saia, parlamentare di AN, ha fatto approvare alla Camera un ordine del giorno che impegna il Governo ad individuare, entro tre mesi, un luogo da adibire a nuovo Centro di detenzione per migranti privi del permesso di soggiorno in Veneto.
Il progetto di costruzione di un Cpt in questa area era stato già più volte proposto dalla destra, ma aveva trovato la ferma oppozione delle realtà di movimento che lottano quotidianamente per l’affermazione dei diritti dei migranti e il parere contrario da parte delle amministrazioni comunali e della Regione.
Ora, il documento approvato dalla Camera prevede un cambiamento: l’eventuale area individuata verrà trasformata in un presidio sorvegliato e il Cpt avrà lo status di “opera destinata alla difesa militare”; in questo modo, diventerà di competenza unicamente dello Stato e le istituzioni locali saranno estromesse da ogni possibilità di intervento.
Il progetto approvato non intimidisce chi, da anni, rifiuta un sistema di detenzione illegittimo in cui persone straniere vengono private della libertà senza aver commesso alcun reato.
Luca Bertolino, dell’associazione Razzismo Stop di Padova, ha commentato la proposta presentata dal deputato padovano di Alleanza Nazionale.

Domanda: Come commenta l’associazione questo nuovo progetto di costruzione di un Cpt “blindato” nel Veneto?

Risposta: Trovo che sia veramente incredibile che questi nuovi fascisti, che sono stati bocciati, loro e la loro politica razzista e xenofoba, da questa città, tentino di rientrare dalla finestra imponendo, grazie al governo centrale, la possibilità di un Cpt a Padova. Una proposta che è stata già più volte negata dalle associazioni e dai gruppi della città e della regione e che non troverà neanche in futuro spazio.
Conoscendo questi personaggi, sicuramente tenteranno in ogni modo di realizzare a Padova questi luoghi in cui viene negato ogni tipo di diritto. Noi siamo pronti, fin da subito, a fare qualsiasi cosa per impedire con ogni mezzo che vengano costruiti: li distruggeremo, li saboteremo fin dal primo mattone che verrà messo in città.
Questo perché questi luoghi rappresentano qui in Italia, quello che è Guantanamo per gli Stati Uniti, luoghi in cui si assiste alla più completa negazione di ogni diritto.
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