Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

2 aprile 005 – Presidio CPT Sant’Anna Crotone

“… Ogni individuo ha diritto di lasciare qualsiasi Paese, incluso il proprio, e di ritornare nel proprio Paese.”

Art.13 Dichiarazione dei Diritti Fondamentali dell’Uomo

Sabato 2 Aprile
Giornata Europea di mobilitazione contro i CPT
ore 10.30
Presidio CPT Sant’Anna Crotone

Assistiamo da molti anni ormai ai continui sbarchi di profughi e migranti sulle nostre coste. Sbarchi che con l’arrivo della bella stagione diventano all’ordine del giorno. Le immagini di centinaia di persone stipate in imbarcazioni di fortuna, in cerca di un futuro migliore nel nostro Paese, riempiono i quotidiani e gli spazi di tutti gli organi d’informazione.
Le espulsioni di massa verso i propri paesi d’origine sono diventate ormai prassi, per un Governo che infrange tutti i principi dei diritti fondamentali iscritti nelle Convenzioni Internazionali e che l’Italia ha sottoscritto. Un Paese che si dice democratico non può continuare a gestire il fenomeno migratorio attraverso il controllo militarizzato delle frontiere, il respingimento in mare, e la detenzione all’interno dei Centri di Permanenza Temporanea: luoghi dove la dignità umana viene calpestata quotidianamente.
In questi Centri non è possibile avanzare richiesta d’asilo per chi ne ha diritto, non è possibile nominare un avvocato per l’assistenza legale, non è possibile ricevere nessuna visita da parte di parenti o persone disposte ad aiutare i reclusi, non si riceve assistenza sanitaria.
L’ultima circolare delle Prefetture limita la visita all’interno delle strutture di detenzione, solo a Parlamentari della Repubblica, che difficilmente possono far fronte alle esigenze avanzate dalle persone rinchiuse. I CPT sparsi per la penisola scoppiano per il numero di migranti in continuo aumento, ciò determina tentativi di fuga e di rivolte da parte degli stessi. Di conseguenza, pestaggi indiscriminati da parte delle forze dell’ordine, la somministrazione di sedativi e farmaci senza nessuna prescrizione medica, all’interno dei Cpt sono cosa all’ordine del giorno.
I trasferimenti da un CPT all’altro sono diventati cosa ormai incomprensibile e difficile da seguire, visto che le notizie viaggiano con la massima riservatezza.
E’ nostro dovere continuare a batterci per la chiusura definitiva di questi luoghi della vergogna, che fanno registrare la nostra terra come zona di reclusione. Bisogna sfatare una volta per tutte la dicitura che vuole questi posti come luoghi in cui i migranti possano trovare tranquillità e possibilità di ricevere diritti. Bisogna smascherare definitivamente chi affolla questi luoghi sotto l’ipocrita forma del volontariato sociale (Misericordia, Croce Bianca, Protezione Civile).
E’ nostro dovere iniziare un percorso collettivo che porti all’istituzione di una legge Regionale che vieti la costruzione dei Cpt su tutto il suolo calabrese, e la dotazione di una legge idonea che tuteli il diritto d’asilo così come è stato fatto in altre regioni come il Friuli ed l’Emilia Romagna.

Aderiamo alla Giornata europea di mobilitazione contro i CPT in programma per il 2 Aprile, invitando tutte le associazioni laiche e del mondo del volontariato, sindacati, istituzioni, gruppi politici organizzati, singoli individui a partecipare al presidio organizzato alle 10:30 davanti il Centro di Permanenza Temporanea Sant’Anna di Crotone.

Baobab, Kasbah, Cobas, Collettivo Zenith, Indymedia Calabria, Federazione dei senza nome, Comunità kurda calabrese, Comitato studenti medi I.T.C. Pezzullo, Ass. Malli Gullù, Libera Associazione di Idee, Precari Unical, PRC