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Persona non grata: conseguenze delle politiche di sicurezza e migratorie alla frontiera franco-italiana

Resoconto delle osservazioni effettuate nel 2017-2018 - Anafé, 21 febbraio 2019

Ventimiglia, febbraio 2019. Photo credit: Emanuela Zampa

Facendo eco all’attualità particolarmente tragica di queste ultime settimane alla frontiera franco-italiana, l’Anafé ha pubblicato il 21 febbraio il suo rapporto di osservazioni del biennio 2017-2018 sulle conseguenze delle politiche di sicurezza sulle migrazioni alla frontiera franco-italiana intitolato “Persona non grata“.

Questo rapporto descrive le pratiche illegali, le irregolari privazioni di libertà e le violazioni dei diritti che subiscono le persone in transito. Tratta anche la questione della solidarietà che, sebbene minacciata dalle autorità pubbliche, si rinforza e riunisce migliaia di persone intorno ad un ideale comune di fraternità.

La durezza delle politiche europee e francesi per combattere il cosiddetto afflusso massivo di persone in situazione irregolare e la moltiplicazione delle leggi liberticide a discapito di una retorica securitaria mettono in pericolo la società democratica europea. Se questa situazione non è nuova, il ripristino dei controlli frontalieri all’interno dello spazio Schengen ha aggiunto ulteriori ostacoli. Le prime vittime sono innanzitutto le persone straniere che sono molto spesso considerate indesiderabili da espellere dal territorio e poi le persone solidali che bisogna azzittire.

Questa è la realtà dal 2015 al confine franco-italiano. Quotidianamente, le persone in transito sono l’oggetto di pratiche illegali dell’amministrazione francese che non rispetta la legislazione in vigore, mette in pratica delle procedure rapide e viola i diritti umani e le convenzioni internazionali che la Francia ha ratificato.

Le persone in transito sono perseguitate sulle montagne o sui sentieri, sono identificate sugli autobus e i treni dalle forze dell’ordine ma anche da gruppi di estrema destra e possono essere vittime di violenze. Molto spesso, le persone migranti sono private della libertà in condizioni inumane e respinte irregolarmente. Le persone che desiderano richiedere l’asilo vedono opporsi un rifiuto sistematico prima di essere respinte. Se alcuni minorenni hanno potuto farsi prendere in carico grazie alle denunce del 2018 inerenti le pratiche illegali, una parte di loro continua ad essere vittima e un’inchiesta è stata aperta dal tribunale di Nizza 1.

Queste politiche e pratiche hanno avuto come conseguenza la perdita di vite umane dai due lati della frontiera, ciò ultimamente è avvenuto nei pressi di Briançon 2.

Davanti a questa situazione, persone e associazioni lavorano sui due lati della frontiera franco-italiana per far vivere la solidarietà e la fraternità e ridare alle persone in transito un po’ di speranza e di dignità. Alcune di queste persone militanti – di cui diversi membri dell’Anafé – sono oggetto di pressioni quotidiane, di persecuzioni giudiziarie e condanne. Cosa gli si rimprovera? La loro umanità!
Questo rapporto travolge le autorità francesi. Facciamo appello con urgenza al ministero degli interni e alle prefetture a far rispettare il diritto e le convenzioni internazionali per proteggere e non respingere le persone in transito alla frontiera franco-italiana” afferma Laure Palun, co-direttrice dell’Anafé.

Dal 2011, l’Anafé segue con attenzione le evoluzioni alla frontiera franco-italiana e ha iniziato nel 2015 un lavoro di raccolta di informazioni e testimonianze. A fianco degli attori associativi locali e nazionali, francesi e italiani, l’Anafé non cessa di denunciare le violazioni esercitate dalle autorità francesi alla frontiera franco-italiana.

– Per leggere il rapporto clicca QUI
Persona non grata – Summary (PDF – 308.9 ko)
Persona non grata – Résumé (PDF – 290.6 ko)
Persona non grata – Sintesi (PDF – 281.6 ko)

  1. https://www.nicematin.com/justice/detentions-arbitraires-et-trafic-de-dates-de-naissance-de-migrants-le-procureur-de-la-republique-ouvre-une-enquete-sur-les-pratiques-policieres-a-la-frontiere-296487
  2. Hautes-Alpes: un nouveau décès, conséquence tragique des politiques migratoires, Alerte inter-associative, 8 février 2019